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FI: Ziberna, dipendenti Insiel non devono restituire gli aumenti

29.07.2014
10:22
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/AB - "Insiel SpA, società di capitali con socio unico la Regione Friuli Venezia Giulia, ha corrisposto ai propri dipendenti gli emolumenti come definiti dai contratti collettivi nazionale e pro quota dagli accordi di secondo livello aziendali, che hanno forza cogente tra le parti. Ciò è stato fatto alla luce anche di una chiara e specifica pronuncia del ministero dello sviluppo economico. Ora, a seguito di un pronunciamento della Corte dei conti della nostra regione, peraltro in disaccordo con altre Corti dei conti, Insiel SpA ritiene che gli aumenti concordati e liquidati siano stati illegittimi. Da qui la decisione di chiedere ai dipendenti la restituzione di quando percepito a titolo di anticipo".

"Tutta questa vicenda ha del singolare, ingiusto e iniquo - commenta il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna - perché a pagare sono sempre gli anelli più deboli della catena, ovvero i dipendenti. Se Insiel ha sbagliato, è giusto che sia la società a pagare. I dipendenti nel frattempo hanno fatto ovviamente affidamento sugli importi loro assegnati e, oltre ad averli già spesi o impegnati, hanno programmato spese future dandoli per acquisiti".

"Lo stesso Parlamento - sostiene Ziberna - ha riconosciuto che la norma in oggetto fosse errata, abrogando con la legge finanziaria 2014 il comma 11. art. 4 DL 95/2012 e aggiungendo un comma per confermare la supremazia della Contrattazione nazionale sulle limitazioni delle retribuzioni dei lavoratori delle Partecipate pubbliche, a ulteriore conferma di come il legislatore abbia assunto consapevolezza di quanto sia profondamente erronea la norma in oggetto".

"Ecco la ragione per cui - annuncia Ziberna - ho presentato una interrogazione alla Giunta per sollecitare un intervento legislativo regionale che consenta ai dipendenti di non dover restituire le somme percepite, anche per non generare sperequazioni con altri casi in cui ciò è stato recentemente fatto. Inoltre, appare sconcertante che le rappresentanze sindacali non siano state ancora ascoltate dalla Giunta e neppure dalla Commissione consiliare competente, nonostante le richieste inviate in tal senso. Infine, nella peggiore delle ipotesi e in subordine, ovvero in caso di accertata necessità di restituzione di quanto percepito, ho chiesto che Insiel conceda la più ampia rateizzazione possibile, sull'ordine delle 72 mensilità, per consentire ai dipendenti di subire il minor danno possibile loro arrecato dalla società".