FI: Ziberna, dipendenti Insiel non devono restituire gli aumenti
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/AB - "Insiel SpA, società di
capitali con socio unico la Regione Friuli Venezia Giulia, ha
corrisposto ai propri dipendenti gli emolumenti come definiti dai
contratti collettivi nazionale e pro quota dagli accordi di
secondo livello aziendali, che hanno forza cogente tra le parti.
Ciò è stato fatto alla luce anche di una chiara e specifica
pronuncia del ministero dello sviluppo economico. Ora, a seguito
di un pronunciamento della Corte dei conti della nostra regione,
peraltro in disaccordo con altre Corti dei conti, Insiel SpA
ritiene che gli aumenti concordati e liquidati siano stati
illegittimi. Da qui la decisione di chiedere ai dipendenti la
restituzione di quando percepito a titolo di anticipo".
"Tutta questa vicenda ha del singolare, ingiusto e iniquo -
commenta il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale
Rodolfo Ziberna - perché a pagare sono sempre gli anelli più
deboli della catena, ovvero i dipendenti. Se Insiel ha sbagliato,
è giusto che sia la società a pagare. I dipendenti nel frattempo
hanno fatto ovviamente affidamento sugli importi loro assegnati
e, oltre ad averli già spesi o impegnati, hanno programmato spese
future dandoli per acquisiti".
"Lo stesso Parlamento - sostiene Ziberna - ha riconosciuto che la
norma in oggetto fosse errata, abrogando con la legge finanziaria
2014 il comma 11. art. 4 DL 95/2012 e aggiungendo un comma per
confermare la supremazia della Contrattazione nazionale sulle
limitazioni delle retribuzioni dei lavoratori delle Partecipate
pubbliche, a ulteriore conferma di come il legislatore abbia
assunto consapevolezza di quanto sia profondamente erronea la
norma in oggetto".
"Ecco la ragione per cui - annuncia Ziberna - ho presentato una
interrogazione alla Giunta per sollecitare un intervento
legislativo regionale che consenta ai dipendenti di non dover
restituire le somme percepite, anche per non generare
sperequazioni con altri casi in cui ciò è stato recentemente
fatto. Inoltre, appare sconcertante che le rappresentanze
sindacali non siano state ancora ascoltate dalla Giunta e neppure
dalla Commissione consiliare competente, nonostante le richieste
inviate in tal senso. Infine, nella peggiore delle ipotesi e in
subordine, ovvero in caso di accertata necessità di restituzione
di quanto percepito, ho chiesto che Insiel conceda la più ampia
rateizzazione possibile, sull'ordine delle 72 mensilità, per
consentire ai dipendenti di subire il minor danno possibile loro
arrecato dalla società".