Presidenza: cooperazione Argentina, bilanci e prospettive (2)
(ACON) Udine, 30 lug - MPB - Unanime la soddisfazione per il
traguardo e per le prospettive che con il progetto PACTo, e con
gli altri in corso, si aprono per le comunità friulane argentine
e per il sistema regionale delle imprese.
Iniziative rilevanti per impegno finanziario e coinvolgimento del
sistema regionale e delle imprese e quindi dei soggetti privati -
ha sottolineato il presidente del Consiglio Franco Iacop
evidenziando l'importanza di un rapporto con le comunità dei
corregionali all'estero sempre più organico, fondato su storia,
cultura, tutela dei valori, ma anche su progetti di crescita che
diventano opportunità reciproche e occasioni per mettere in
comune modelli di sviluppo locale capaci di valorizzare il
sistema imprenditoriale, soprattutto in un mondo globalizzato
dove la rete dei corregionali è un formidabile tessuto.
La firma odierna della convenzione - ha aggiunto Iacop - acquista
per questo un significato particolare, non solo perchè collegata
alla legge regionale sulla cooperazione internazionale e quindi
all'attività di relazioni che la Regione intesse con particolari
realtà, nello specifico con le comunità di corregionali
all'estero, ma anche perchè sottolinea la ricchezza del rapporto
con il mondo dell'emigrazione, sotto il profilo dei valori
storici e culturali e sotto quelli dell'internazionalizzazione
della Regione: gli emigranti sono ambasciatori nel mondo delle
nostre capacità, lo sono stati in passato e lo sono oggi, con la
realtà attuale del Friuli Venezia Giulia che può dare sostegno
allo sviluppo e collaborare con le proprie istituzioni
scientifiche ed economiche e con il sistema delle imprese per
esportare modelli di grande qualità. Proprio sottolineando le
competenze tecniche e organizzative fornite da Ersa e Consorzio
di bonifica, Iacop ha anche evidenziato il ruolo della Regione
nel trasferire competenze e l'esportabilità del modello di
collaborazione con le autonomie locali argentine, che a suo tempo
era stato presentato e valutato con le comunità interessate.
E se il presidente del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento,
Dante Dentesano, ha sottolineato come all'evoluzione dei sistemi
di irrigazione siano strettamente connesse le prospettive di
sviluppo e quindi di lavoro e occupazione, da parte dell'ERSA è
stato illustrato il ricco scambio di esperienze maturato nel
periodo in cui tecnici dell'Agenzia regionale hanno lavorato
nelle due comunità argentine per mettere a punto il progetto
agroalimentare con particolare attenzione alle filere di
trasformazione (innanzitutto della carne suina) e alla
individuazione di prodotti di qualità capaci di emergere dal
mercato locale, grazie alla stesura di specifici disciplinari di
certificazione, sulla scorta dell'esperienza di ERSA con AQUA.
Significativa, al proposito, la testimonianza dei due sindaci -
Luis Grion di Colonia Caroya e Dionisio Scarpin di Avellaneda,
discendenti di friulani - che hanno ricordato come le prime opere
di irrigazione siano state fatte lo scorso secolo, a mano, dai
primi friulani emigrati; opere molto impegnative a confronto con
i mezzi a disposizione, a cui altre sono seguite nel 1935. Ora
serve non solo fare manutenzione, ma sviluppare queste opere - ha
evidenziato anche il consigliere Claudio Violino - specie in
considerazione delle grandi estensioni delle aziende, perchè
l'obiettivo è recuperare le antiche peculiarità, rispetto ad
esempio alla coltivazione della soia che ha svantaggiato i
piccoli produttori, e ottenere gli standard produttivi raggiunti
in Friuli Venezia Giulia.
Con l'obiettivo finale - su cui tutti hanno concordato - non solo
rivolto alla produzione, ma appunto alla certificazione che apre
la strada ad altri sviluppi del settore, non ultimo quello
agrituristico, in un quadro in cui il trasferimento di competenze
dal Friuli Venezia Giulia gioca un ruolo rilevante.
(immagini tv)
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