III Comm: audizione assessore Telesca su nuovo ddl sanità
(ACON) Trieste, 31 lug - RCM - La presentazione ufficiale e
definitiva del testo da parte della Giunta, tramite l'assessore
Maria Sandra Tedesca, alla III Commissione consiliare avverrà il
27 agosto e il giorno dopo inizieranno le audizioni, che andranno
avanti anche il 2, 3 e 4 settembre, per tornare il 9 e 10 in
Commissione. Domani l'Esecutivo raccoglierà il punto di vista dei
medici di medicina generale, la prossima settimana quello della
Conferenza delle Autonomie locali. Insomma, quella di oggi, nella
Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd), è stata
la presentazione solo di una bozza - anche se già strutturata nel
suoi pilastri - di quella che la Giunta Serracchiani desidera
diventi la nuova legge regionale sulla salute.
Come pilastri, decisamente emerge la volontà di mettere il
cittadino al centro e il desiderio di integrazione tra ospedali e
territorio, dove questo sarà diviso in 5 aree abbastanza omogenee
tra loro per dimensione territoriale e numero di utenti.
Altrettanti gli enti del nuovo Servizio sanitario regionale, tra
Aziende sanitarie riformulate tra loro (Azienda
ospedaliero-universitaria di Trieste integrata con l'Ass 1
Triestina; Ass 2 Bassa Friulana-Isontina; Ass 3 Alto
Friuli-Collinare; AOU di Udine integrata con l'Ass 4 Friuli
Centrale; Ass 5 Friuli Occidentale) e l'Ente per la gestione
accentrata dei servizi sanitari (per questo si sta già cercando
una migliore definizione semantica, che ne valorizzi il ruolo di
supporto). Gli ospedali saranno divisi in 3 Hub (per le cure più
complesse) di primo e secondo livello, 4 Spoke (strutture minori
e integrate a due a due) e 3 ospedali specializzati. Senza
dimenticare le strutture intermedie, tra le quali gli ospedali di
comunità.
Le risorse ci sono - ha garantito la Tedesca - e ciò che vogliamo
è dare risposte migliori a costi più contenuti. Non si tratta di
tagli alle risorse, dunque, ma di un loro utilizzo più
appropriato. Altro pilastro - dunque - costi e appropriatezza
alla base delle nuove scelte. Se 20 anni fa si facevano gli
ospedali, oggi si vuole più integrazione con il territorio, a cui
andranno maggiori risorse. Gli effetti si vedranno nel tempo, non
potrà certo cambiare tutto con il primo gennaio 2015, ma questa è
una riforma fatta di programmazione.
La premessa al provvedimento è uno studio della Direzione
regionale salute che ha valutato incidenza demografica,
mortalità, dati anagrafici, distribuzione delle risorse, modelli
di assistenza, codici deontologici, letteratura anche straniera e
ogni altro elemento utile per scrivere la nuova norma regionale.
Al termine della presentazione, i consiglieri hanno avuto uno
spazio per delle domande tecniche e di chiarimento. Così Walter
Santarossa (AR) ha chiesto della trasformazione delle Aziende
ospedaliero-universitarie e territoriali di Udine e Trieste.
Giovanni Barillari (Misto) degli strumenti normativi per
disciplinare la collaborazione degli IRCCS nell'erogazione delle
prestazioni socio-sanitarie sul territorio. Andrea Ussai (M5S)
come saranno garantite le ripartizioni delle risorse, perché sono
stati cancellati i Dipartimenti delle dipendenze, ma anche delle
garanzie di intervento della rete di emergenza, della
ripartizione dei posti letto negli ospedali, del dialogo con i
cittadini che hanno il diritto di esprimere le loro esigenze
quando si crea una legge.
Roberto Novelli (FI) se cambiare il modello sanitario regionale è
veramente necessario o è dettato da un mero desiderio politico.
Bruno Marini (FI) della suddivisione del territorio nelle nuove
Aziende socio-sanitarie e delle logiche cui risponde il confluire
della provincia di Gorizia nella nuova Ass n. 2 Bassa
Friulana-Isontina. Alessandro Colautti (NCD) dell'intervento
nazionale sul ruolo che si intende dare all'Università per il
rapporto con il territorio, se il parere della Conferenza dei
sindaci prevista in legge sia vincolante o no. Roberto Revelant
(AR) dei Distretti e ambiti socio-sanitari e se, nei criteri di
riparto del territorio, c'è una sorta di "barriera" provinciale e
una sovrapposizione delle aree.
Riccardo Riccardi (FI) della tempistica dei lavori affinché
ciascuno possa organizzarsi e approfondire.
(immagini tv)