M5S: incontro a Pordenone con dipendenti e OOSS per Electrolux
(ACON) Trieste, 4 ago - COM/AB - Il MoVimento 5 Stelle ha
incontrato a Pordenone i dipendenti e le rappresentanze sindacali
dello stabilimento Electrolux di Porcia.
Oltre ai consiglieri regionali M5S Bianchi Dal Zovo, Frattolin,
Sergo e Ussai - che hanno organizzato l'evento - presenti
all'incontro anche i consiglieri comunali M5S di Porcia Veronese
e Barbuto, i parlamentari Walter Rizzetto (vice presidente della
Commissione lavoro della Camera) e Aris Prodani(segretario della
Commissione attività produttive) e l'europarlamentare Marco
Zullo. La squadra al completo che ha seguito da vicino tutta la
vertenza Electrolux dalla fine dello scorso ottobre. La filosofia
politica del MoVimento porta, infatti, i pentastellati a
occuparsi dei problemi del Friuli Venezia Giulia in modo costante
e non solo in campagna elettorale. Ecco perché una volta
raggiunto l'accordo di maggio i portavoce M5S si sono ripromessi
di seguire da vicino la vicenda per verificare che gli impegni
assunti dalla politica vengano effettivamente mantenuti.
Durante l'incontro sono emersi i diversi aspetti del patto
siglato a Roma. Se per Walter Zoccolan (RSU Fiom) si tratta di un
accordo difensivo, Annarita Licci (Uilm) e Flavia Valeri (Fiom)
lo ritengono invece un buon accordo che permette a quasi mille
cittadini di conservare un posto di lavoro.
Proprio analizzando nel dettaglio l'accordo e prestando fede al
loro impegno a fare le pulci a quanto firmato dalla presidente
della Regione Serracchiani a Roma, il consigliere M5S Sergo ha
fatto notare un particolare di cui nessuno si era mai reso conto.
Nel piano investimenti per il periodo 2014-2017 previsto per lo
stabilimento di Porcia, tutti hanno sempre affermato che
l'azienda si fosse impegnata a stanziare 32 "milioni" di euro nel
prossimo quadriennio. In realtà l'impegno nero su bianco,
controfirmato da ministri e presidenti di Regione (futuri
senatori della Repubblica) rivela - a sorpresa - che l'impegno
assunto sia solo per 32 "mila" euro.
"Una mera svista si dirà. Certamente la fretta con cui si è
giunti alla firma dell'accordo, costringendo i sindacati a fare
le ore veramente piccole e a lavorare di giorno e di notte può
aver causato questo semplice errore materiale - spiegano i
pentastellati. Ma proprio perché semplice e fatto in buona fede
siamo convinti che tutte le parti in causa, presidente
Serracchiani in primis, vista la sua esperienza come legale,
vorranno porvi rimedio, correggendo questo errore e garantendo
sonni tranquilli agli operai di Porcia che di notti insonni ne
han già passate parecchie. Noi - concludono i portavoce M5S -
abbiamo già fissato un nuovo appuntamento per tornare a parlare
della situazione della fabbrica. Dopo sei mesi esatti l'accordo
prevede, infatti, un monitoraggio sugli impegni presi. Noi a
novembre torneremo a Pordenone, per verificare se dalle promesse
si è passati ai fatti".