FI: Ziberna, tutelare tabaccai FVG da concorrenza slovena
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/AB - "Il fenomeno delle vendite di
tabacco transfrontaliere - spiega Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo
di Forza Italia in Consiglio regionale - è conseguente al
differenziale sui prezzi di sigarette sussistente tra i due
Paesi, derivante dalla diversa imposizione fiscale sui tabacchi
in Italia e in Slovenia. A seguito allo smantellamento delle
barriere fisiche di confine, ciò crea grave danno alla categoria
dei tabaccai e, conseguentemente, a quella dei gestori dei
depositi fiscali tabacchi operanti nel territorio regionale,
mettendo a rischio persino la sopravvivenza di tali attività".
"Tale situazione - aggiunge Ziberna - determina un notevole
decremento delle entrate sotto l'aspetto erariale (il livello di
tassazione è pari al 75% del prezzo dei tabacchi) e quindi si
riducono anche gli introiti per il bilancio regionale, stimabili
in decine di milioni di euro annui, cui si aggiunge il mancato
introito sulle accise dei carburanti, dal momento che spesso chi
oltrepassa il confine non disdegna di effettuare anche un
rifornimento alla propria autovettura".
"In particolare per i tabaccai goriziani, dopo un 2013 già da
record negativo, il primo semestre del nuovo anno sta mostrando
un'ulteriore intensificazione del trend al ribasso degli introiti
a causa della concorrenza transfrontaliera; non a caso, nell'arco
degli ultimi mesi, nel capoluogo isontino e nel resto della
provincia non sono mancati i tabaccai che, esasperati dalla
situazione, si sono rassegnati ad alzare bandiera bianca
chiudendo l'attività. Infatti, negli ultimi dieci anni i tabaccai
nell'Isontino sono scesi da 210 a 160, stante la circostanza che
in provincia di Gorizia il calo di vendite dovuto alla
concorrenza slovena è di circa il 70% superiore a quello delle
altre aree; appare indubbio che con il calare del numero dei
tabaccai aumenta il numero di clienti che si rivolge in Slovenia".
"L'esodo transfrontaliero dei consumatori italiani - precisa
Ziberna - che si recano a fare scorta oltre confine, dove le
sigarette arrivano a costare fino al 40% in meno, si è fatto
ancora più intenso complice la crisi economica che induce chi fa
uso di tabacchi a guardare con attenzione ancora maggiore al
risparmio; un trend che determina un doppio danno, guadagni
minimi per i tabaccai locali, mancato introito per lo Stato che
non incassa le accise, che costituiscono il 58% del prezzo del
prodotto e i cui nove decimi rimangono in regione. Perciò, a
titolo meramente esemplificativo, per ogni stecca di sigarette
non acquistata in Italia del valore di 50 euro, ben 29
rappresentano le accise, di cui 26,10 vengono attribuiti alla
Regione. Da ciò ben si comprende il danno subito dalla Regione".
"Va ancora evidenziato - così ancora Ziberna - che la presidente
Serracchiani era favorevole in campagna elettorale ad affrontare
e dibattere apertamente di questi temi in termini compiuti e
propositivi".
"Ecco la ragione per cui - informa Ziberna - ho rivolto una
interrogazione per conoscere quali azioni la Giunta intenda
intraprendere e adottare, anche presso il Governo nazionale e in
ambito comunitario, per individuare le possibili azioni e
soluzioni atte a perseguire il duplice obiettivo di garantire
l'attività degli occupati nel settore della distribuzione dei
tabacchi, assieme a un più sostanzioso gettito erariale derivante
dalle accise sui tabacchi corrispondenti al reale consumo di tali
prodotti in FVG".