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FI: Ziberna, tutelare tabaccai FVG da concorrenza slovena

05.08.2014
09:32
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/AB - "Il fenomeno delle vendite di tabacco transfrontaliere - spiega Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale - è conseguente al differenziale sui prezzi di sigarette sussistente tra i due Paesi, derivante dalla diversa imposizione fiscale sui tabacchi in Italia e in Slovenia. A seguito allo smantellamento delle barriere fisiche di confine, ciò crea grave danno alla categoria dei tabaccai e, conseguentemente, a quella dei gestori dei depositi fiscali tabacchi operanti nel territorio regionale, mettendo a rischio persino la sopravvivenza di tali attività".

"Tale situazione - aggiunge Ziberna - determina un notevole decremento delle entrate sotto l'aspetto erariale (il livello di tassazione è pari al 75% del prezzo dei tabacchi) e quindi si riducono anche gli introiti per il bilancio regionale, stimabili in decine di milioni di euro annui, cui si aggiunge il mancato introito sulle accise dei carburanti, dal momento che spesso chi oltrepassa il confine non disdegna di effettuare anche un rifornimento alla propria autovettura".

"In particolare per i tabaccai goriziani, dopo un 2013 già da record negativo, il primo semestre del nuovo anno sta mostrando un'ulteriore intensificazione del trend al ribasso degli introiti a causa della concorrenza transfrontaliera; non a caso, nell'arco degli ultimi mesi, nel capoluogo isontino e nel resto della provincia non sono mancati i tabaccai che, esasperati dalla situazione, si sono rassegnati ad alzare bandiera bianca chiudendo l'attività. Infatti, negli ultimi dieci anni i tabaccai nell'Isontino sono scesi da 210 a 160, stante la circostanza che in provincia di Gorizia il calo di vendite dovuto alla concorrenza slovena è di circa il 70% superiore a quello delle altre aree; appare indubbio che con il calare del numero dei tabaccai aumenta il numero di clienti che si rivolge in Slovenia".

"L'esodo transfrontaliero dei consumatori italiani - precisa Ziberna - che si recano a fare scorta oltre confine, dove le sigarette arrivano a costare fino al 40% in meno, si è fatto ancora più intenso complice la crisi economica che induce chi fa uso di tabacchi a guardare con attenzione ancora maggiore al risparmio; un trend che determina un doppio danno, guadagni minimi per i tabaccai locali, mancato introito per lo Stato che non incassa le accise, che costituiscono il 58% del prezzo del prodotto e i cui nove decimi rimangono in regione. Perciò, a titolo meramente esemplificativo, per ogni stecca di sigarette non acquistata in Italia del valore di 50 euro, ben 29 rappresentano le accise, di cui 26,10 vengono attribuiti alla Regione. Da ciò ben si comprende il danno subito dalla Regione".

"Va ancora evidenziato - così ancora Ziberna - che la presidente Serracchiani era favorevole in campagna elettorale ad affrontare e dibattere apertamente di questi temi in termini compiuti e propositivi".

"Ecco la ragione per cui - informa Ziberna - ho rivolto una interrogazione per conoscere quali azioni la Giunta intenda intraprendere e adottare, anche presso il Governo nazionale e in ambito comunitario, per individuare le possibili azioni e soluzioni atte a perseguire il duplice obiettivo di garantire l'attività degli occupati nel settore della distribuzione dei tabacchi, assieme a un più sostanzioso gettito erariale derivante dalle accise sui tabacchi corrispondenti al reale consumo di tali prodotti in FVG".