Presidente Iacop a Ronchis a 58° anniversario sciagura Marcinelle
(ACON)Ronchis, 10 ago - MPB - Ricordare la tragedia di
Marcinelle è un momento di riflessione che ha un alto valore
civile e sociale, poichè è l'occasione non solo per ricordare
coloro che, emigranti, hanno perso la vita in quella sciagura, ma
anche per rinnovare attenzione e impegno sui temi
dell'occupazione e della sicurezza del lavoro. Principi contenuti
nella Carta costituzionale del nostro Paese, fondato sul lavoro
che deve essere sicuro e solidale.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop
intervenendo a Ronchis (UD) alla cerimonia di commemorazione della
sciagura mineraria avvenuta in Belgio 58 anni fa, a Marcinelle,
il sobborgo operaio a sud di Charleroi, dove l'8 agosto del 1956
nella miniera di carbone del Bois du Cazier perirono 262
minatori, di cui 136 italiani e fra questi 7 friulani. I loro
nomi sono stati scanditi oggi nel corso sia delle cerimionia
civile, sia durante la Messa solenne: Pietro Basso di 26 anni,
Mario Buiatti di 31, Ferruccio Pegorer di 41, Armando Zanelli di
33, Ciro Natale Piccolo di 36, Lorenzo De Santis di 29 e Ruggero
Castellani di 41, quest'ultimo sepolto nel locale cimitero e alla
cui tomba è stato reso omaggio con la deposizione di una corona.
La commemorazione - insertita nel progetto "Per non dimenticare
Marcinelle" che mantiene il carattere di manifestazione
itinerante ospitata ogni anno in uno dei luoghi d'origine delle
vittime - è stata organizzata dal Comitato provinciale di Udine
della Federazione Maestri del lavoro d'Italia, presieduta da
Mario Caporale, e alla manifestazione hanno collaborato il Gruppo
Salvo D'Acquisto Onlus e l'ANIOC, di Udine, l'Associazione
Minatori di Raibl Cave del Predil e le Associazioni di Minatori
di Latisana, Pertegada e Palazzolo.
Associazioni i cui labari si sono mescolati a quelli dei Comuni
del mandamento di Latisana e delle località di cui erano
originarie le vittime della sciagura (Ronchis, appunto, e
Latisana, Azzano X, San Giorgio di Nogaro, Palazzolo, Precenicco,
Flaibano, Povoletto, Fiume Veneto, Udine) durante la cerimonia
presso il Parco intitolato oggi ai Caduti sul Lavoro, dove si
sono svolti l'alzabandiera, lo scoprimento del cippo in memoria
dei minatori morti a Marcinelle, la deposizione della corona
d'alloro e l'esecuzione dell'Inno di Mameli.
La Regione era rappresentata, oltre che dal presidente del
Consiglio Iacop, dal vicepresidente Paride Cargnelutti e dal
consigliere Pietro Paviotti in rappresentanza della presidente
della Giunta Debora Serracchiani.
Presente anche il prefetto vicario Francesco Palazzolo.
Pagina tragica dell'emigrazione italiana quella che si consumò a
Marcinelle e il cui anniversario rappresenta oggi la giornata
nazionale del sacrificio italiano nel mondo; quello di Marcinelle
è il terzo disastro per numero di vittime nella storia dei
minatori italiani emigrati, dopo quelli di Monongah e di Dawson.
E l'esperienza dell'emigrazione, la testimonianza che viene dal
sacrificio e dal valore dei nostri emigranti ha fatto, insieme
con il tema della sicurezza sul posto di lavoro, da filo
conduttore in tutti gli interventi che si sono susseguiti, a
partire da quello del sindaco Vanni Biasutti che ha sottolineato
come la tutela della salute nel lavoro sia riconoscimento di
dignità, a quello del Console della "Federazione Maestri del
Lavoro" Mario Caporale che ha ricostruito la vicenda.
Di fronte agli ancora troppi incidenti, infortuni e malattie
legati al lavoro - è stato detto negli interventi - un monumento o un luogo
dedicato ai caduti sul lavoro è anche un luogo di coscienza, una
sollecitazione a non abituarsi a questi fatti, a cercare anche a
livello europeo diritti e tutele, a lavorare per promuovere
qualità del lavoro e diritti, come traguardo civile, morale,
culturale.
Lo ha ribadito anche il presidente Iacop parlando dell'impengo
del Consiglio regionale anche per il futuro dei giovani, dentro il quadro di una inevitabile internazionalizzazione e di
un'Europa unita, ma avendo ben presente che le esigenze della
produttività non devono essere a discapito della sicurezza.
Successivamente, l'omaggio a tutti i minatori si è rinnovato
anche a Latisana con la deposzione di una corona al monumento del
Minatore.
(immagini tv)