Presidente Iacop a cerimonie legate a II Guerra mondiale
(ACON) , 14 ago - MPB - Nelle giornate del Ferragosto due
distinte cerimonie ricorderanno pagine amare della storia e della
Seconda Guerra mondiale e ad esse prenderà parte il presidente
del Consiglio regionale Franco Iacop.
La prima commmerazione si svolgerà domani alle 10 a Reana del
Rojale, in località Morena, per ricordare i partigiani osovani
Giancarlo Marzona e Fortunato Delicato fucilati il 15 agosto 1944
quando di ritorno da Fraforeano con un carico - avendo il compito
di raccogliere rifornimenti per i partigiani in montagna - furono
fermati da una pattuglia tedesca che dopo aver controllato i
documenti volle perquisire l'auto: i due afferrarono le armi ma
furono falciati dai mitragliatori tedeschi e i loro corpi gettati
dietro la tettoia della fermata del tram per Tricesimo.
Ricordare a settant'anni di distanza dal luttuoso evento - per
Iacop - significa anche condividere una riflessione sui
sentimenti e sugli ideali che animarono allora i volontari della
libertà e sull'eredità che ci hanno lasciato. A distanza di tanti
decenni il loro sacrificio è carico di attualità: c'è un sostrato
civile e morale che ha fatto da collante alla vita del nostro
Paese e che ha impedito la deriva nei momenti di difficoltà. La
Resistenza fu un movimento davvero popolare e si dovrebbe
prestare più attenzione alle voci dei partigiani che ancor oggi
testimoniano il senso di una scelta che li ha segnati non solo
nell'arco della guerra ma lungo tutta la vita, mostrando che ci
sono momenti cruciali in cui l'orizzonte della grande storia
coincide con quello delle persone e dei luoghi e che la somma dei
gesti individuali ha costruito il superamento della dittatura e
della guerra. Libertà, giustizia e democrazia sono il grande
lascito della Resistenza e dei suoi protagonisti, come Marzona e
Delicato, esempi di coraggio e impegno civile divenuti patrimonio
di tutti.
Altra data, il 17 agosto del 1942 quando morirono circa 150
soldati dell'ANZAC - l'acronimo identifica i Corpi dell'Esercito
australiano e neozelandese (Australian and New Zealand Army
Corps) - per il siluramento della nave "Nino Bixio" che li
trasportava dal Nord Africa ai campi di prigionia in Italia. Uno
di questi campi, il n°57, si trovava a San Mauro di Premariacco,
dove negli anni dal 1941 al 1943 i soldati australiani e
neozelandesi lì reclusi costruirono una chiesa che dopo l'8
settembre del 1943, quando il campo fu abbandonato e i
prigionieri trasferiti, andò incontro a un inesorabile degrado
dovuto al tempo e all'incuria, fino a quando negli anni Novanta
i soci udinesi e friulani dell'Associazione Nazionale Genieri e
Trasmettitori (ANGET) la recuperarono restituendole l'originaria
dignità. Recentemente su una parete interna della chiesa, per
iniziativa di Bill Rudd, ex prigioniero australiano del campo 57,
è stata collocata una lapide in ricordo dei soldati deceduti.
Domenica 17 il presidente del Consiglio Iacop sarà a San Mauro
per intervenire - alle 12 - alla cerimonia per lo scoprimento
della lapide che ricorda la tragedia; prima, alle 11.30, sarà
celebrata una Santa Messa, e al termine saranno tributati gli
onori ai caduti.