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FI: Ziberna, un grave danno l'acquisto di beni e servizi extra regione

20.08.2014
15:3
(ACON) Trieste, 20 ago - COM/ET - Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, interviene sul tema degli acquisti di beni e servizi effettuati al di fuori dei confini nazionali da parte di soggetti pubblici.

"Sulla questione ho presentato un ordine del giorno con cui ho invitato la Giunta a intervenire con una circolare, affinché tutti gli Enti Locali, le Aziende Sanitarie, le Aziende ospedaliere e ogni altro soggetto pubblico che beneficia in misura significativa di risorse regionali, si avvalgano di fornitori di beni e servizi presenti sul territorio nazionale, preferibilmente regionale; un tanto proprio in virtù del fatto che tali Enti e Aziende con il venir meno delle disponibilità finanziarie regionali vedrebbero anche il finanziamento a esse destinato diminuire", ricorda il consigliere.

"Ebbene - continua Ziberna - questa Giunta e questa maggioranza consiliare, che solo a parole sostengono di voler tutelare l'imprenditoria regionale, hanno bocciato questa proposta!

"L'acquisto di beni o servizi in territorio extra regionale - spiega l'esponente della minoranza - si traduce in un grave danno per la Regione in quanto non consente al Friuli Venezia Giulia di partecipare pro quota ai tributi perché le accise sui carburanti non rimangono alla Regione, le tasse non vengono pagate nella nostra regione, i dipendenti (partecipazione Irpef) non sono regionali, i relativi acquisti vengono effettuati fuori regione (IVA, ecc.).

"Pertanto - aggiunge Ziberna - a fronte di un eventuale, per giunta assai modesto, risparmio all'atto di acquisto del carburante, il suo approvvigionamento all'estero produce un grave danno alla Regione dalle cui risorse dipendono la sanità regionale come gli enti locali. Sul territorio regionale la provincia che maggiormente risente della concorrenza da parte delle pompe di carburanti sloveni è proprio quella isontina.

"Rimanendo ovviamente libertà assoluta per il privato di effettuare il pieno in qualsiasi distributore, italiano o estero, tale principio non può essere compreso per un ente pubblico, ancor più se beneficia di contributi da parte della Regione.

"Rimane lo sconcerto - conclude Ziberna - per come questa Giunta regionale non sia in grado non solo di incentivare l'imprenditoria regionale ed isontina in particolare, resistendo alla concorrenza slovena, ma addirittura agevoli gli acquisti oltre confine!"