LN: Zilli, espellere gli afghani che spacciavano a Cividale
(ACON) Trieste, 26 ago - COM/AB - Espulsione per i quattro
afghani che spacciavano marijuana a giovani del cividalese
usando, come base operativa, un alloggio messo a disposizione
dallo Stato.
È quanto chiede, con un'interrogazione rivolta direttamente alla
presidente Serracchiani, Barbara Zilli, consigliere regionale
della Lega Nord.
Spiega Zilli: "La Regione deve pretendere un intervento deciso da
parte dello Stato. Quale? L'espulsione di queste persone che
hanno abusato della nostra accoglienza e tradito la nostra
fiducia. Noi li abbiamo ospitati, loro vendevano droga ai nostri
ragazzi. È una vigliaccata che non può restare impunita, devono
pagare questa pugnalata alla schiena con il rimpatrio. Assurdo e
beffardo, infine, che i quattro, dopo l'arresto, siano stati
subito rilasciati e riportati nella loro base operativa (pagata
da noi)".
Ancora Zilli: "Mi auguro che nessuno abbia la sfrontatezza di
riproporre la consueta retorica melliflua e mielosa sui temi
dell'accoglienza e dell'immigrazione. A oggi, gli stranieri che
arrivano da certe latitudini portano molti problemi, malattie e
delinquenza. Fatico, molto onestamente, a trovare un elemento di
reale arricchimento per la nostra comunità. Il caso di Cividale è
clamoroso: non solo abusano della nostra pazienza, ma ci
attaccano sugli affetti più cari, sui nostri figli, su ciò che
abbiamo di più prezioso. Mi aspetto che la presidente
Serracchiani adoperi la sua autorevolezza politica per marcare il
confine che separa l'accoglienza dal masochismo. Basta arresti
lampo con immediato rilascio. Basta regali a chi non li merita.
Questi personaggi devono tornare a casa loro".