News


FI: Ziberna, la Giunta sia coerente sul Cie/Cara di Gradisca

27.08.2014
10:01
(ACON) Trieste, 27 ago - COM/AB - "Stiamo assistendo con sconcerto al doppio gioco di questa Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene in ordine alla struttura di Gradisca d'Isonzo, già sede del Cie e attualmente sede del Cara".

Lo afferma Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che aggiunge.

"Giunta e maggioranza hanno bocciato la mia richiesta di non destinare la struttura né a sede del Cie né del Cara, per evitare un eccesso di presenza di extracomunitari in un tessuto sociale che oggettivamente non può permetterselo. Inoltre, avevo chiesto di indennizzare il Comune di Gradisca d'Isonzo per gli oneri di cui deve farsi carico per agevolare la permanenza degli extracomunitari e di rafforzare la presenza della Polizia anche sul territorio isontino. Giunta e maggioranza, diversamente da Forza Italia, non intendono realmente impedire che a Gradisca nasca il più grande Cara d'Italia e non intendono sostenere il Comune di Gradisca nello sforzo che già da tempo sta compiendo".

"La sede del Cie di Gradisca - ricorda Ziberna - era stata chiusa a causa dei danni patiti dopo gli atti di grave violenza e vandalismo condotti dagli ospiti. La struttura è stata ed è tuttora oggetto dei conseguenti interventi di ristrutturazione per 800.000 euro relativi al primo stralcio dell'intervento e, per il loro completamento, pare si rendano necessari oltre un milione di euro".

"Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha dichiarato che il Cie di Gradisca non riaprirà se dal territorio verrà confermata la contrarietà a tale struttura. Visto che la presidente della Regione - evidenzia Ziberna - ha chiesto al Governo nazionale che la struttura del Cie possa essere utilizzata come Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), ora corriamo il pericolo di ospitare a Gradisca il più grande Cara d'Italia, con grande soddisfazione della Giunta e della maggioranza".

"La Venezia Giulia e, in particolare, il territorio isontino e i comuni di Gradisca d'Isonzo e Gorizia - conclude Ziberna - è già stata saturata in termini di possibilità ricettiva di extracomunitari, mentre il resto del territorio regionale è stato solo marginalmente lambito dalla loro presenza. La risposta del Governo nazionale è stata di smantellare la presenza della Polizia di Stato nel territorio isontino anziché rafforzarne la presenza, come era stato invece formalmente promesso prima dell'insediamento del Cie".