III Comm: riforma sanità, illustrata pdl consigliere Tondo (2)
(ACON) Trieste, 27 ago - MPB - All'attenzione della III
Commissione anche due proposte di legge presentate da consiglieri
regionali, una firmata dall'esponente del centro destra Renzo
Tondo (Misto) l'altra dai consiglieri di Forza Italia, primo
firmatario il capogruppo Riccardo Riccardi.
Primo a essere illustrato il testo firmato da Tondo: "Revisione
dell'assetto istituzionale delle Aziende per i Servizi Sanitari
del Friuli Venezia Giulia. Istituzione dell'Azienda Unica per i
Servizi Sanitari Regionali e riorganizzazione del Servizio
Sanitario Regionale", un testo asciutto e incisivo - ha esordito
Tondo - che si compone di 11 articoli, contro i 52 del ddl della
Giunta che risulta in molti punti ridondante. Ho presentato
questa proposta considerando che abbiamo davanti 3 anni e mezzo
di legislatura per fare alcune scelte coraggiose presenti nel mio
testo più che in quello della Giunta - ha precisato il
consigliere illustrando i capisaldi del provvedimento, che
prevede un nuovo modello istituzionale con la costituzione
dell'Azienda unica (AUSSR) priva di ospedali, e la revisione
della rete ospedaliera, che risulta così fondata su due aziende
ospedaliero-Universitarie (Trieste e Udine) al cui interno
confluiscono gli ospedali di rete delle attuali Aziende per i
servizi sanitari, sull'Azienda ospedaliera pordenonese e sugli
IRCSS - CRO di Aviano e Burlo di Trieste.
L'AUSSR è organismo dotato di personalità giuridica e autonomia
imprenditoriale che nasce dalla fusione delle 6 Aziende
territoriali preesistenti, alle quali subentra in tutti i
rapporti giuridici attivi e passivi; la proposta prevede che
dalla sua gestione dipenda anche il Dipartimento servizi
condivisi attualmente in capo all'Azienda
ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia di
Udine. Sempre nell'ambito dell'unica Azienda gli attuali
Distretti, il Dipartimento per la Prevenzione, la Salute mentale
e le Dipendenze e - di nuova istituzione - il Dipartimento
interaziendale per le Dimissioni protette (Di.D.P.) per
assicurare la realizzazione sul territorio regionale di livelli
uniformi del percorso di continuità delle cure dedicato alla
persona fragile.
Un riordino che, oltre a comportare significativi risparmi, mira
a preservare e valorizzare la cultura sanitaria del Friuli
Venezia Giulia. Poiché cresce il fabbisogno finanziario nella
sanità e nel sociale e diminuiscono le risorse disponibili, ed
esiste uno squilibrio fra i costi dell'assistenza ospedaliera e
quelli dell'assistenza sul territorio, serve un intervento d'urto
per recuperare efficienza nei servizi organizzativi: per questo
occorre disegnare una diversa architettura istituzionale e
organizzativa - ha spiegato Tondo evidenziando anche come vengano
implementate alcune funzioni di governance della Direzione
centrale prevedendo il rafforzamento dei poteri di verifica e di
controllo e lo sviluppo delle professionalità.
(immagini tv)
(segue)