III Comm: riforma sanità, audizioni direttori offerta triestina (1)
(ACON) Trieste, 28 ago - RCM - "La riforma che porterà il Burlo
Garofolo a Cattinara è positiva". Ha esordito così, il direttore
del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute
dell'Università di Trieste, dando il via alla seconda giornata di
audizioni sulla riforma sanitaria organizzate dalla III
Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd).
Per il professore, dunque, inglobare i due ospedali triestini è
cosa buona. Ciò che manca, nel disegno di legge della Giunta
regionale, è una presenza più pregnante e maggiormente
riconosciuta delle Università perché didattica, ricerca e
assistenza devono andare di pari passo. Inoltre, prima di ridurre
i posti letto, il Sistema sanitario deve essere in grado di
prendersi carico dei pazienti non ospedalizzati.
Va chiarito meglio il link ospedale-territorio, è l'opinione del
direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di
Trieste. La riforma punta all'azienda unica, tanto vale pensarla
da subito. Accentrare acquisti e grandi materie d'accordo, ma le
Aziende sono fatte anche di attività pratica, allora va spiegato
meglio cosa resta loro, posto che centralizzare va bene. Poi il
direttore ha elencato una serie di "sviste", ovvero di mancanze
di attività come gli interventi maxillo-facciali piuttosto che la
di farmacologia clinica e la camera iperbarica a Trieste.
Unificare la medicina generale con la ospedaliera e la
universitaria è positivo, secondo una riforma che deve essere
prima di tutto culturale. Così il direttore generale della
Azienda sanitaria n. 1 Triestina, che accoglie l'unificazione
delle aziende sanitarie con quelle ospedaliero-universitarie.
Negativa, invece, se non sarà graduale e coordinata, la riduzione
dei posti letto per l'ospedale di Cattinara. Il sistema di
finanziamento previsto permetterà di superare le perequazioni e
le rivendicazioni territoriali. Va bene eliminare i dipartimenti
per le dipendenze, ma va mantenuto un punto di sintesi
organizzativa e gestionale.
Solo piccole osservazioni, ovvero piccole mancanze e dettagli,
per il direttore del Burlo Garofolo, in quanto la soddisfazione
arriva già dal vedere confermata l'autonomia degli Istituti di
ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) quale il Burlo è.
Ricordando che ogni modifica agli Irccs necessita dell'avallo del
ministero della Salute.
(foto; immagini tv)
(segue)