III Comm: riforma sanità, audizioni sindacati (1)
(ACON) Trieste, 2 set - RCM/ET - Ci aspettavamo l'eliminazione
dei doppioni, invece si è solo chiuso il punto nascita di
Gorizia, ma per ragioni extra riforma.
É quanto ha detto la rappresentante della Cgil in apertura della
terza giornata di audizioni organizzate dalla III Commissione
consiliare (presidente Franco Rotelli, Pd), impegnata a esaminare
i tre progetti di legge sulla riorganizzazione del Sistema
sanitario regionale, depositati per la Giunta dall'assessore
Maria Grazia Telesca, dal consigliere Renzo Tondo (Misto), dal
Gruppo di Forza Italia, primo firmatario il capogruppo Riccardo
Riccardi.
Per la Cisl manca una reale rivalutazione dei medici di medicina
generale; sostenibilità economica come obiettivo da raggiungere
messa in secondo piano, per la Confsal (Confederazione sindacati
autonomi dei lavoratori). No all'Azienda unica, e la gradualità
del percorso è un problema ancora aperto, opinione questa anche
della Uil che, a nome della Cgil-Cisl-Uil Pensionati, ritiene che
il Piano sociale finirà per essere un mero complemento della
riforma sanitaria.
No all'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, per
la Cisal. Non è chiara la necessità di un Commissario unico per
l'Azienda ospedaliero-universitaria di Trieste con l'Azienda per
l'assistenza sanitaria n.1 Triestina, e lo stesso dicasi per
l'Aou di Udine con l'Aas n. 4 Friuli Centrale.
Per CAPLA la riforma è coraggiosa e fondamentale l'accento posto
sul territorio. Critica la FSI: se gli obiettivi sono
condivisibili, vi è contrarietà all'Ente per la gestione
accentrata dei servizi condivisi e ci sono perplessità
sull'accorpamento di territori non congrui, con il loro
conseguente depauperamento.
I lavori riprenderanno alle 14.30.
(immagini tv)
(segue)