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III Comm: riforma sanità, audizioni sindacati (1)

02.09.2014
12:16
(ACON) Trieste, 2 set - RCM/ET - Ci aspettavamo l'eliminazione dei doppioni, invece si è solo chiuso il punto nascita di Gorizia, ma per ragioni extra riforma.

É quanto ha detto la rappresentante della Cgil in apertura della terza giornata di audizioni organizzate dalla III Commissione consiliare (presidente Franco Rotelli, Pd), impegnata a esaminare i tre progetti di legge sulla riorganizzazione del Sistema sanitario regionale, depositati per la Giunta dall'assessore Maria Grazia Telesca, dal consigliere Renzo Tondo (Misto), dal Gruppo di Forza Italia, primo firmatario il capogruppo Riccardo Riccardi.

Per la Cisl manca una reale rivalutazione dei medici di medicina generale; sostenibilità economica come obiettivo da raggiungere messa in secondo piano, per la Confsal (Confederazione sindacati autonomi dei lavoratori). No all'Azienda unica, e la gradualità del percorso è un problema ancora aperto, opinione questa anche della Uil che, a nome della Cgil-Cisl-Uil Pensionati, ritiene che il Piano sociale finirà per essere un mero complemento della riforma sanitaria.

No all'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, per la Cisal. Non è chiara la necessità di un Commissario unico per l'Azienda ospedaliero-universitaria di Trieste con l'Azienda per l'assistenza sanitaria n.1 Triestina, e lo stesso dicasi per l'Aou di Udine con l'Aas n. 4 Friuli Centrale.

Per CAPLA la riforma è coraggiosa e fondamentale l'accento posto sul territorio. Critica la FSI: se gli obiettivi sono condivisibili, vi è contrarietà all'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi e ci sono perplessità sull'accorpamento di territori non congrui, con il loro conseguente depauperamento.

I lavori riprenderanno alle 14.30.

(immagini tv)

(segue)