III Comm: riforma sanità, audizioni settore sociale (2)
(ACON) Trieste, 3 set - RCM - Per la Consulta regionale delle
associazioni dei disabili e delle loro famiglie, le acuzie vanno
gestite dagli ospedali e le cronicità dal territorio; è dalla
riorganizzazione ospedaliera, inclusa l'eliminazione dei
doppioni, che vanno trovate le risorse; si auspica nella
omogeneità dei trattamenti nei distretti, che si vorrebbe
coincidessero con gli ambiti territoriali. Ciò detto, il
coinvolgimento delle persone con disabilità, per scrivere la
riforma sanitaria del disegno di legge della Giunta, è stato
praticamente nullo.
Voce univoca delle associazioni donatori sangue: mantenere il
rapporto medico/paziente; perplessità sulle divisioni
territoriali perché le attuali sono consolidate da anni; la
raccolta di sangue e plasma deve restare in capo alla Regione,
non vanno creati capi e capetti. Dopo l'approvazione della nuova
legge sanità, le associazioni dei donatori sangue organizzeranno
un convegno, condiviso con il Consiglio e la Giunta regionali,
con il quale intendono definire i cardini del quarto Piano sangue
del Friuli Venezia Giulia.
Vigilare che siano rispettati i diritti di tutti, che siano
rispettate accessibilità e offerta dei servizi: questa la
promessa del Comitato regionale del volontariato.
L'esistenza di due Aziende ospedaliere più tre Istituti di
ricerca crea confusione; la spesa maggiore va agli ospedali; in
realtà si rinvia a un provvedimento futuro il settore dei servizi
integrati; manca un coordinamento con la centrale per gli
acquisti; si privilegia la riduzione del prezzo alla qualità dei
servizi: parola di Lega Coopsociali.
(immagini tv)
(segue)