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III Comm: riforma sanità, audizioni settore sociale (2)

03.09.2014
16:06
(ACON) Trieste, 3 set - RCM - Per la Consulta regionale delle associazioni dei disabili e delle loro famiglie, le acuzie vanno gestite dagli ospedali e le cronicità dal territorio; è dalla riorganizzazione ospedaliera, inclusa l'eliminazione dei doppioni, che vanno trovate le risorse; si auspica nella omogeneità dei trattamenti nei distretti, che si vorrebbe coincidessero con gli ambiti territoriali. Ciò detto, il coinvolgimento delle persone con disabilità, per scrivere la riforma sanitaria del disegno di legge della Giunta, è stato praticamente nullo.

Voce univoca delle associazioni donatori sangue: mantenere il rapporto medico/paziente; perplessità sulle divisioni territoriali perché le attuali sono consolidate da anni; la raccolta di sangue e plasma deve restare in capo alla Regione, non vanno creati capi e capetti. Dopo l'approvazione della nuova legge sanità, le associazioni dei donatori sangue organizzeranno un convegno, condiviso con il Consiglio e la Giunta regionali, con il quale intendono definire i cardini del quarto Piano sangue del Friuli Venezia Giulia.

Vigilare che siano rispettati i diritti di tutti, che siano rispettate accessibilità e offerta dei servizi: questa la promessa del Comitato regionale del volontariato.

L'esistenza di due Aziende ospedaliere più tre Istituti di ricerca crea confusione; la spesa maggiore va agli ospedali; in realtà si rinvia a un provvedimento futuro il settore dei servizi integrati; manca un coordinamento con la centrale per gli acquisti; si privilegia la riduzione del prezzo alla qualità dei servizi: parola di Lega Coopsociali.

(immagini tv)

(segue)