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AR/LN: Revelant e Zilli, riforma sanità penalizza la montagna

05.09.2014
11:46
(ACON) Trieste, 5 set - COM/AB - "Questa riforma della sanità, che di fatto prevede la chiusura delle attuali funzioni per acuti dell'ospedale di Gemona, mette contestualmente a rischio anche la rete dell'emergenza di tutto l'Alto Friuli, in particolare dei Comuni del gemonese e della Val Canale-Canal del Ferro, un territorio che occupa un terzo della superficie regionale. Le amministrazioni, di qualsiasi colore, devono comprendere che la salute è un diritto di tutti i cittadini che pagano le tasse come in tutte le altre aree della regione". A suonare il campanello di allarme sono i consiglieri regionali di Autonomia Responsabile Roberto Revelant e della Lega Nord Barbara Zilli. "La montagna - aggiungono - ha già pagato a caro prezzo scelte passate: ora basta. C'è la necessità di unire le forze di tutti per difendere i diritti della gente di montagna, essenziali per continuare a fra crescere e vivere in un contesto difficile e, spesso, poco comprensibile per chi vive in città". "Inoltre, non si è ancora capito chi siano i 'saggi' che hanno collaborato alla redazione di questa riforma. È paradossale da parte di un'amministrazione che si definisce paladina della trasparenza che nessuno sappia chi siano. Dalle audizioni, oltre a emergere molte critiche, professionisti e non lamentano di non essere stati coinvolti". "Una abbondante nevicata, l'ingrossamento del Fella o del Tagliamento - spiegano Revelant e Zilli - o un semplice incidente sulla statale 52 che in molti punti, da Carnia a Tolmezzo, bloccherebbe la carreggiata impedendo il transito ai mezzi di soccorso da e verso la Val Canale e il gemonese, si trasformerebbe in tragedia. Non è questa l'assistenza sanitaria che vogliamo, né che il territorio dell'Alto Friuli si merita viste le risposte sempre assicurate in termini di assistenza sanitaria a un territorio vasto e che soffre sempre di più lo spopolamento. Ogni seria strategia di sviluppo della nostra montagna deve prendere le basi dai servizi essenziali ai cittadini: in primis la rete ospedaliera dei nosocomi di Gemona e Tolmezzo. Se non c'è questa volontà, ogni piano finanziario per il rilancio serio e duraturo dei nostri territori è destinato a fallire".