LN: Zilli, nuova ondata di profughi, ma la Giunta minimizza
(ACON) Trieste, 10 set - COM/AB - "Nuova ondata di profughi
nella provincia di Udine la notte scorsa. Altre 35 persone da
sistemare nei nostri comuni, mettendo il silenziatore ai sindaci,
ormai esasperati. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a
ripetuti casi di delinquenza, a un sensibile aumento di furti e
rapine, e continuiamo a convivere con lo spettro di ebola e altre
malattie contagiose. Siamo sdegnatamente contrari allo
sciacallaggio, ma vorremmo sapere come pensa di fermare questa
invasione la presidente Serracchiani. Si rende conto della
situazione? Perché lascia che Renzi usi il Friuli come la
Siberia, mandando persone sgradite al confino? Perché la Regione
spende 10 milioni per profughi e migranti e lascia sul
marciapiede famiglie e imprese?"
Così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord,
nell'annunciare una nuova interrogazione su un "tema sgradito e
indigesto per questa Giunta, che si ostina a minimizzare un
fenomeno che meriterebbe ben altra attenzione. È plausibile che
la presidente sia in imbarazzo: da un lato dovrebbe alzare la
voce per difendere la "sua" Regione, dall'altro deve dimostrarsi
docile e mansueta con il suo capo, confidando magari in un premio
o una promozione politica. Purtroppo, il prezzo di questa
dicotomia lo paga la comunità. Spiace constatare come, ancora una
volta, interessi personali prevalgano sul bene comune".
Ancora Zilli: "Abbassare la guardia sul fronte dei profughi
sarebbe gravemente irresponsabile. Il caso degli spacciatori
afghani di Cividale deve fungere da monito costante. Arrivano sul
territorio persone di ogni genere, anche sbandati, che abusano
della nostra ospitalità per pugnalarci alle spalle".
Zilli chiude: "Serracchiani ha detto che "questo è un luogo dove
sono alti i valori dell'accoglienza. Un luogo di presidio
sanitario, dove arrivano persone in un momento di difficoltà. Un
luogo di civiltà, non solo di emergenza". Noi ci permettiamo una
puntualizzazione: gli emigranti friulani si distinguevano per
etica lavorativa, ferreo rispetto delle regole e serietà, non per
spaccio di droga. Accoglienti si, masochisti no".