A Iacop volume su manifestazione per la pace a Redipuglia nel 1981
(ACON) Trieste, 12 set - AB - Il 6 dicembre 1981, le segreterie
regionali di Cgil, Cisl e Uil, di concerto con istituzioni
italiane, slovene e austriache, organizzarono a Redipuglia una
manifestazione che voleva essere una spinta verso la pace, il
disarmo (all'epoca si era in piena Guerra fredda) e lo sviluppo.
Di quell'evento è stato fatto il libro "6 dicembre 1981.
Manifestazione di Redipuglia, iniziativa per la pace, il disarmo
e lo sviluppo sociale ed economico", edito in tre lingue
(italiano, sloveno e tedesco). Una copia è stata donata al
presidente del Consiglio regionale Franco Iacop da Giannino
Padovan, ex consigliere regionale PCI della VI legislatura, e da
Graziano Pasqual, entrambi già ai vertici della Cgil del Friuli
Venezia Giulia.
"Eravamo giovani dirigenti della Cgil regionale - hanno ricordato
- e proponemmo all'intero sindacato e alle istituzioni regionali
di dar luogo, il 6 dicembre 1981, a una manifestazione per la
pace e lo sviluppo coinvolgendo anche sindacati e istituzioni
austriache e slovene. L'occasione fu data dalla trattativa
Est-Ovest, in corso a Ginevra, sulla distruzione degli arsenali
nucleari in Europa, ma il nostro vero obiettivo era di proporre
alla popolazione, ai lavoratori e ai rappresentanti delle
istituzioni di riunirsi di fronte a quell'immensa gradinata per
esprimere un tributo a tutti i morti della Grande guerra,
indipendentemente dalla nazionalità o dalla divisa che
indossarono. I dati della Questura parlarono di oltre 20.000
partecipanti, il che fece di tale evento la più imponente
manifestazione fra le tante svoltasi a Redipuglia dalla fine
della Seconda Guerra mondiale e sicuramente la prima, e forse
unica, che riunì lavoratori e istituzioni dell'Est e dell'Ovest
allora divisi".
"La consegna del volume al presidente a Iacop - ha rimarcato
Padovan - rappresenta una sorta di ideale passaggio di consegne
per continuare l'impegno sul fronte della mobilitazione alla
pace".
"Mi sento impegnato da questo simbolico passaggio di consegne -
ha affermato Iacop - e ritengo che idealmente sia un'investitura
e una responsabilità rispetto a questa iniziativa, per quanto ha
rappresentato e deve rappresentare per il futuro. L'Europa non
deve solo guardare ai numeri e allo spread, ma ha bisogno di
rimettere al centro i temi del valore sociale, del lavoro, della
solidarietà. Non si porta in giro per il mondo la pace
organizzando solo missioni internazionali armate, per quanto
possano essere importanti. Bisogna essere interpreti e
protagonisti di valori da trasferire verso l'esterno".
"La manifestazione dell'81 - ha concluso Iacop - è stata
lungimirante, quasi profetica rispetto a quanto sta avvenendo in
questo periodo, con il concerto per la pace alla presenza del
presidente Napolitano e con la visita del Papa. Redipuglia non è
luogo di esaltazione del valore militare, ma monito per ricordare
il sacrificio di molti uomini. E nell'81 Redipuglia era ancor più
luogo simbolico, in quanto terra di frontiera".
Padovan e Pasqual hanno infine reso noto che il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, informato dell'iniziativa, ha
chiesto espressamente una copia del volume, che ritiene "frutto
di una così sentita collaborazione fra cittadini e istituzioni",
dimostrando una volta di più grande sensibilità e attenzione al
tema della pace.
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