News


FI: Ziberna, equità stabilizzazione precari, anche interinali

12.09.2014
12:30
(ACON) Trieste, 12 set - COM/MPB - Con un'interrogazione, il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna affronta il tema della stabilizzazione dei precari, chiedendo alla Giunta se condivida la necessità di promuovere presso il Governo nazionale una sollecita riscrittura dell'articolo 35, comma 3 bis del Decreto legislativo 165/2001, inserendo tra gli eventuali aventi diritto al concorso riservato anche i lavoratori somministrati.

La precedente bozza del DL 101 dell'autunno 2013 disponeva infatti, nel caso in cui un ente pubblico avesse inteso assumere personale mediante concorso pubblico, il correlato obbligo di previsione di una riserva di posti per chi avesse maturato negli ultimi 5 anni almeno 3 anni di servizio presso l'ente medesimo. Nella citata bozza - ricorda Ziberna - tra le categorie di lavoratori aventi diritto all'accesso al concorso riservato erano ricompresi anche i somministrati.

Curiosamente - fa notare il consigliere - in fase di conversione del DL 101/2013, con la legge 125 del 30 ottobre 2013, l'accesso al concorso riservato è stato circoscritto unicamente a chi è stato assunto a tempo determinato e direttamente dall'ente, non anche a coloro - come, appunto, i lavoratori somministrati - hanno prestato servizio per il tramite di una società di somministrazione lavoro.

Non può esservi discriminazione - insiste Ziberna - tra chi è stato assunto direttamente da un ente pubblico e chi invece, pur con inquadramento e livelli identici, svolge ugualmente le stesse mansioni, con l'unica differenza di essere formalmente assunto per il tramite di una somministrazione di lavoro. Diversamente, il legislatore creerebbe, a parità di condizioni contrattuali, lavoratori "di serie A" e lavoratori "di serie B".

Alla base dell'interrogazione il fatto che il problema è di grande interesse anche per i dipendenti del Friuli Venezia Giulia e che la bozza del 101, secondo il consigliere, fosse su tale punto sicuramente più rispettosa del generale principio di uguaglianza sostanziale sancito dall'art. 3, comma II, della Costituzione, della legge di conversione 125.