News


I Comm: audizione su Piano industriale Insiel 2014-2017

23.09.2014
15:43
(ACON) Trieste, 23 set - ET - "Un cambio di passo importante, un forte mandato a Insiel in questo momento di importanti riforme che sta attraversando la Regione".

L'assessore competente Paolo Panontin ha introdotto l'audizione del presidente e amministratore delegato di Insiel, Lorenzo Pozza, davanti alla I Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd), durante la quale si è scesi nel dettaglio del Piano industriale 2014-2017 per la società informatica regionale, che quest'anno festeggia il suo quarantennale.

"L'obiettivo è efficientare Insiel perché possa essere uno strumento fondamentale per tutte le riforme che stiamo portando a compimento e per un miglior funzionamento della Regione stessa - ha spiegato l'assessore. Anche per questo abbiamo dato massima autonomia manageriale alla società e per questa scelta siamo già stati premiati con risposte concrete, come la forte accelerazione che ha avuto la realizzazione del progetto Ermes, per la diffusione della banda larga".

I punti principali del Piano industriale, come illustrato da Pozza, sono diversi, tra i quali quello focale è divenire Centro servizi e integratore globale di sistemi e infrastrutture delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al servizio della pubblica amministrazione, della sanità e degli enti locali. Nel raggiungere ciò, l'azienda prevede molte azioni di trasformazione, semplificazione, innovazione, sviluppo e comunicazione, con lo scopo di accompagnare le riforme in atto o in itinere.

Pozza ha portato alla Commissione dei cronoprogrammi degli interventi e obiettivi programmati sulle infrastrutture, sui servizi alla Regione, agli Enti locali e alla sanità. Tra questi ultimi si prevede l'implementazione del fascicolo elettronico sanitario entro la metà del 2015, insieme ai referti online e all'attuazione della riforma sanitaria. Entro l'anno dovrebbero essere connessi tutti i medici di base, mentre la messa in rete delle cartelle cliniche sarà effettiva prevedibilmente dalla fine del 2016.

Nel Piano industriale è previsto anche un patto generazionale che porterà a un ricambio, che secondo l'amministratore delegato si concretizzerà nel prossimi 3 anni in 100 uscite e circa 50 nuovi ingressi di lavoratori. Questo anche con lo scopo di mantenere l'età media dei dipendenti allo stato attuale, cioè 47 anni, fattore molto importante in un'azienda che dipende dalla capacità di innovare e progredire.

Anticipate anche le linee guida dell'organizzazione aziendale. Tra le previsioni, la specifica che i livelli saranno due, le posizioni organizzative di dimezzeranno (da 84 a 42), si separerà la gestione dalla progettazione e il settore che si occuperà dell'area clinica della sanità godrà di autonomia.

Partendo da questi presupposti Pozza ha definito i riflessi economici previsti. La spesa per la Regione rimarrà invariata, si ridurranno i ricavi per attività gestionali (- 30%, ovvero dagli attuali 51 milioni di euro circa a poco meno di 36), aumenteranno significativamente i ricavi dalla progettazione (+50%, ovvero dagli attuali 22 milioni si passerà a oltre 33), mentre si ridurranno i costi della struttura: -30%, cioè dagli attuali 11 milioni ai quasi 8, previsti nel 2017. I costi per il programma di trasformazione sono di 10 milioni, gli accantonamenti per il patto generazionale 6 milioni; i ricavi di Ermes adeguati all'obiettivo dell'attuazione dell'Agenda europea (35 milioni di euro tra il 2015 e il 2017).

Molti gli interventi dei consiglieri, anche a sostegno delle scelte fatte. Da più parti l'appunto sulla centralità del ruolo di Insiel nell'implementazione delle riforme e sul, a volte, difficile rapporto con gli Enti locali.

"Nel prossimo riordino del sistema delle Autonomie locali - ha spiegato Panontin - gli strumenti informatici giocano un ruolo importantissimo. Con Insiel a regime, vorrei si facesse un patto chiaro con gli amministratori locali: se si opterà per l'acquisto di prodotti di terzi, la Regione ne terrà conto nel computo dei trasferimenti. Ma il vero obiettivo del triennio è che gli Enti locali decidano di non essere più solo clienti di Insiel, ma suoi partner. Punto all'azionariato diffuso - ha concluso l'assessore". Pozza dal canto suo ha detto che la strategia con gli Enti locali sarà di convincerli con i fatti.

Al termine si è toccato anche il tema del recupero da parte di Insiel di quote dello stipendio percepito dai dipendenti dal gennaio all'ottobre del 2013, che è - a detta di Panontin e Pozza - imprescindibile. Il recupero avverrà in 16 mesi, con prelievi che andranno da 40 euro a punte di 100 euro mensili, per un totale di circa 270.000 euro.

(foto, immagini tv)