Presidente Iacop: conclusa missione in Sudafrica, un primo bilancio
(ACON) Trieste, 28 set - AB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop ha tratto un
primo bilancio a conclusione della missione in Sudafrica, nel
corso della quale non solo ha attivamente partecipato alla 4°
conferenza dei protagonisti corregionali nel mondo e al 5°
meeting specificatamente dedicato all'universo giovanile, ma ha
avuto modo di prendere diretto contatto con diverse realtà
istituzionali, economiche, culturali, imprenditoriali,
scientifiche, e con il mondo dell'associazionismo.
Dagli approfondimenti che sono stati fatti, soprattutto a
Pretoria e a Cape Town, è emersa una certa coerenza tra sistemi
istituzionali che potrebbe portare a uno sviluppo di forme di
collaborazione, di scambio di esperienze e di attività.
E di vera e propria risorsa si può parlare per quel che riguarda
i rapporti con i corregionali all'estero, tenuti soprattutto
grazie al prezioso lavoro delle associazioni e attraverso
l'impegno dell'Amministrazione regionale.
Se finora proprio le associazioni avevano svolto un ruolo
fondamentale per mantenere i legami con la terra d'origine, oggi
si sentono ancora più responsabilizzate perché c'è da sostenere
una nuova emigrazione, fatta di giovani che cercano opportunità
di studio, di lavoro, di perfezionamento all'estero, ai quali le
stesse associazioni, ma anche i singoli corregionali, possono
fornire indispensabile sostegno per affrontare le prime
difficoltà di inserimento.
Proprio i giovani corregionali all'estero - ha sottolineato il
presidente Iacop - oggi possono fungere da possibile ponte per i
nostri giovani corregionali in Italia, anche in un'ottica di
nuova mobilità lavorativa su scala mondiale. I primi emigranti
vedevano la terra di origine con nostalgia, i loro figli hanno
consolidato una professione o un'azienda all'estero, i loro
nipoti, pur non avendo più un legame affettivo diretto con la
terra dei nonni (per lo meno non di vissuto fisico), potrebbero
essere in grado di stabilire legami "in rete" con i loro coetanei
favorendo, in nome di una comunanza di origine (etnica,
culturale, linguistica), uno scambio culturale ma anche
potenzialmente uno professionale.
È stata dunque nel complesso un'esperienza molto utile - ha
osservato - per l'approfondimento dei rapporti con i protagonisti
dell'emigrazione, grazie alla quale poter riflettere su quelle
che dovranno essere le nuove politiche regionali nei confronti
dei nostri corregionali che vivono in tutto il mondo.
Abbiamo avuto modo di valutare qui in Sudafrica - ha aggiunto
Iacop - l'importanza di queste relazioni, grazie alle quali porre
le basi per un impegno concreto in una serie di azioni che
possano rafforzare il rapporto con le nostre comunità, che
lavorano con impegno e si distinguono in ogni continente per i
grandi risultati che riescono a ottenere.
Non vanno infine dimenticati alcuni significativi momenti di
grande impatto emozionale dovuti a visite e incontri, da
Johannesburg a Cape Town a Pretoria, ma soprattutto a Soweto,
luogo simbolo della lotta all'apartheid e della vita del suo più
grande interprete, Nelson Mandela, che anche il Friuli Venezia
Giulia ricorderà solennemente a un anno dalla morte con
un'iniziativa - già concordata con la presidente della Regione
Serracchiani - che si terrà in dicembre.