Citt: Paviotti, giudizio positivo su riforma sanità
(ACON) Trieste, 2 ott - COM/AB - C'è soddisfazione in casa
Cittadini per l'ormai prossima approvazione della riforma
sanitaria. Il contributo del movimento civico è arrivato
soprattutto attraverso il consigliere Gino Gregoris che,
nell'ambito della III Commissione consiliare, ha lavorato con
impegno e competenza, accompagnando come relatore il
provvedimento legislativo nel lungo percorso di oltre un anno di
lavoro.
"L'approvazione delle linee guida - ha ricordato nel corso del
dibattito generale il capogruppo dei civici, Piero Paviotti - è
avvenuta nel mese di novembre 2013 e le stesse linee contenevano
già i cardini dell'impianto normativo in approvazione. Ci siamo
impegnati a progettare un servizio sanitario più aderente ai
bisogni della popolazione, a modificare l'assetto amministrativo
delle Aziende sanitarie prevedendo una semplificazione
(mantenendo tuttavia un numero che permettesse la necessaria
vicinanza al territorio), a pensare a una sanità meno centrata
sull'ospedale e più orientata ai servizi di prevenzione e di
riabilitazione, potenziando in particolare i servizi domiciliari,
a rafforzare il ruolo dei Distretti (che diventano il perno
dell'offerta sanitaria) e la giusta autonomia delle professioni
sanitarie, intese come quell'insieme di professionalità
(dall'infermiere al fisioterapista) che devono contribuire a un
servizio migliore e più aderente ai bisogni, a riformare il ruolo
dei medici di medicina generale, chiedendo loro di diventare il
cardine fondamentale nella risposta ai cittadini".
"I risvolti di questa azione riformatrice - ha proseguito
Paviotti - riguardano non sempre e non solo questioni di
carattere sanitario, ma anche aspetti di carattere emotivo (la
tutela dell'ospedale vista come tutela del proprio territorio),
di carattere simbolico (in particolare per quanto riguarda i
punti nascita) e di carattere economico (perché dietro ad un
ospedale si forma effettivamente una economia reale). Tutte
conseguenze da tenere in considerazione, anche se poco congruenti
con l'obiettivo in discussione. Se vogliamo riformare, aggiornare
e migliorare il nostro Servizio sanitario, dobbiamo mettere in
conto come le azioni riformatrici contengano inevitabilmente
decisioni che modificando lo stato delle cose e possono dunque
scontentare qualcuno. In questo senso è necessaria l'assunzione
di responsabilità di una classe politica che, seguendo i propri
programmi, deve sapere affrontare le situazioni, anche le più
difficili, con coerenza ed onestà politica e intellettuale".
Paviotti ha anche riconosciuto il grande lavoro fatto
dall'assessore Telesca che "non si è risparmiata nella
disponibilità a incontrare una pluralità di operatori,
amministratori pubblici, parti sociali e sindacati. In tante
assemblee e in tanti incontri sono state avanzate preoccupazioni
e richieste di spiegazioni e tuttavia è sempre emerso un giudizio
positivo sui fondamenti culturali e politici della riforma. Per
questi motivi i Cittadini confermano in Aula il giudizio positivo
e il sostegno all'impianto normativo".