FI: Ziberna, bocciate tutte le proposte per la sanità goriziana
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/MPB - La maggioranza di sinistra
che guida questa Regione, assieme alla Giunta Serracchiani, hanno
scritto una pessima pagina nella storia della nostra regione,
approvando una riforma della sanità senza accogliere le istanze
che provenivano dagli operatori sanitari, come dai cittadini.
Gorizia in particolare ha subito un nuovo impoverimento dei suoi
servizi con una Regione che scientemente ha bocciato tutte le
proposte che Forza Italia, con me come primo firmatario, aveva
fatto a beneficio della sanità goriziana, anche a titolo di
compensazione per lo scippo di circa 15 milioni di euro subito
con la legge finanziaria attuale, al quale non ha fatto seguito
il mantenimento delle promesse di nuove risorse e servizi
destinati all'Isontino.
A dirlo è il vicepresidente del Gruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, che evidenzia la bocciatura
di tutti e dieci gli ordini del giorno proposti dal suo Gruppo
che "non comportavano impegni di spesa immediati, bensì impegni
che la Giunta si sarebbe assunta davanti al Consiglio".
"Avevamo chiesto il ripristino delle due ambulanze soppresse per
far fronte ai casi di emergenza; la dotazione di una TAC a 64
strati come in tutte le altre province alla luce dell'elevato
numero di analisi effettuato; l'autorizzazione alla pratica della
terapia salvavita della trombolisi presso la neurologia di
Gorizia (unica in tutto il centro e nord Italia in cui non si
pratica); il divieto per le Aziende sanitarie di fare il pieno di
carburante ai loro mezzi in Slovenia; l'assegnazione di personale
nei servizi territoriali del Distretto Alto Isontino per far
fronte alla carenza degli infermieri per l'Assistenza domiciliare
integrata; il rafforzamento del trasfusionale, e di anatomia
patologica, anestesia e rianimazione, urologia,
odontostomatologia, cardiologia e neurologia, affiancate da un
adeguato reparto di riabilitazione; il mantenimento per la
specialità di nefrologia, compreso il ricovero; la riabilitazione
ortopedica svolta nei presidi ospedalieri di Gorizia e
Monfalcone; una accelerazione sulla Casa del parto e una modifica
alla Convenzione con l'ospedale di Sempeter per estendere il
numero dei comuni e per prevedere tutele assicurative e di
assistenza legale alle famiglie in caso di incidenti o
contenziosi; l'attività ambulatoriale sino alle ore 20.00 di
pediatria con osservazione, consentendo fino a quell'ora
l'accesso diretto in pediatria, e il day hospital pediatrico;
interventi in day hospital di ostetricia-ginecologia; il ritorno
a Gorizia della medicina del lavoro; risorse per la
ristrutturazione della sede del Centro di salute mentale e per i
progetti riabilitativi per le persone con disturbo mentale; la
creazione di un servizio sovra distrettuale per la terapia del
dolore e le cure palliative; la realizzazione di un centro diurno
per anziani non autosufficienti a Gorizia; la promozione del
parto domiciliare nella nostra regione.
"La Giunta avrebbe potuto accogliere alcune richieste, scegliere
la gradualità per altre, invece ha scelto la strada dello scontro
con Gorizia e l'Isontino, non mantenendo le promesse e sorda alle
richiesta di servizi sanitari dei nostri cittadini".