Pd-Ssk: Gabrovec, tavolo urgente per la Cartiera Burgo di Duino
(ACON) Trieste, 7 ott - COM/RCM - Per la Cartiera Burgo di
Duino la Regione promuova un tavolo urgente tra proprietà e
rappresentanze sindacali. A chiederlo, il consigliere del
Pd-Slovenska skupnost e vicepresidente del Consiglio regionale,
Igor Gabrovec, che ritiene poco rispettoso il fatto che il Piano
industriale sia presentato a spizzichi sui media.
Per Gabrovec "la Cartiera Burgo di San Giovanni di Duino-Stivan è
una realtà industriale di fondamentale importanza per l'area
isontina e giuliana, considerato che continua a impiegare circa
400 addetti, che arrivano a 600 se si considera anche l'indotto.
L'impianto vanta una posizione logistica eccellente, essendo
interconnesso su rotaia, su mare e su gomma alle principali
direttrici commerciali del Nord-Est europeo e del Mediterraneo.
"Dal punto di vista produttivo, lo stabilimento duinese
rappresenta ben due delle quattro linee più performanti del
Gruppo Burgo ed è un sito integrato che produce pure la materia
prima pasta legno, fornendola a sua volta anche all'impianto di
Villorba. Con le proprie due turbogas è in grado anche di
produrre ben 100 MW/h di energia elettrica che immette sul
mercato.
"C'è da ricordare che il sito di Duino, dopo aver chiuso la
vicenda degli esuberi nel gennaio 2014, ha prodotto fino a giugno
scorso le migliori performances di sempre. Poi c'è stato un lento
peggioramento e, infine, dopo la fermata agostana, un drammatico
tracollo dovuto a modifiche impiantistiche che le rappresentanze
dei lavoratori giudicano profondamente sbagliate", continua
Gabrovec, constatando che il sito di Duino dal 2001 a oggi ha già
pagato con la diminuzione di 400 addetti e portando le linee
produttive da tre a due, ricorrendo a contratti di solidarietà,
riduzioni dell'orario di lavoro e molti altri sacrifici.
Così ancora l'esponente di maggioranza: "I lavoratori hanno
quindi dimostrato la più buona volontà e diponibilità a ricercare
assieme alla proprietà le soluzioni migliori affinché l'impianto
industriale possa conciliare le esigenze di carattere
occupazionale e, naturalmente, quelle di carattere produttivo.
"È tuttavia quanto meno indecoroso che l'azienda continui a
celare ai lavoratori e alle sigle sindacali il Piano industriale,
completato già da tempo, per poi dosarlo con il contagocce sulle
pagine dei principali media locali e nazionali, creando così
preoccupazione e nervosismo che certamente non favoriscono il
necessario dialogo e rispetto tra le parti".
Il vicepresidente del Consiglio regionale fa, quindi, appello
alla Giunta regionale affinché si faccia promotrice istituzionale
di un tavolo di concertazione e chiarimento.