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Pd-Ssk: Gabrovec, tavolo urgente per la Cartiera Burgo di Duino

07.10.2014
12:34
(ACON) Trieste, 7 ott - COM/RCM - Per la Cartiera Burgo di Duino la Regione promuova un tavolo urgente tra proprietà e rappresentanze sindacali. A chiederlo, il consigliere del Pd-Slovenska skupnost e vicepresidente del Consiglio regionale, Igor Gabrovec, che ritiene poco rispettoso il fatto che il Piano industriale sia presentato a spizzichi sui media.

Per Gabrovec "la Cartiera Burgo di San Giovanni di Duino-Stivan è una realtà industriale di fondamentale importanza per l'area isontina e giuliana, considerato che continua a impiegare circa 400 addetti, che arrivano a 600 se si considera anche l'indotto. L'impianto vanta una posizione logistica eccellente, essendo interconnesso su rotaia, su mare e su gomma alle principali direttrici commerciali del Nord-Est europeo e del Mediterraneo.

"Dal punto di vista produttivo, lo stabilimento duinese rappresenta ben due delle quattro linee più performanti del Gruppo Burgo ed è un sito integrato che produce pure la materia prima pasta legno, fornendola a sua volta anche all'impianto di Villorba. Con le proprie due turbogas è in grado anche di produrre ben 100 MW/h di energia elettrica che immette sul mercato.

"C'è da ricordare che il sito di Duino, dopo aver chiuso la vicenda degli esuberi nel gennaio 2014, ha prodotto fino a giugno scorso le migliori performances di sempre. Poi c'è stato un lento peggioramento e, infine, dopo la fermata agostana, un drammatico tracollo dovuto a modifiche impiantistiche che le rappresentanze dei lavoratori giudicano profondamente sbagliate", continua Gabrovec, constatando che il sito di Duino dal 2001 a oggi ha già pagato con la diminuzione di 400 addetti e portando le linee produttive da tre a due, ricorrendo a contratti di solidarietà, riduzioni dell'orario di lavoro e molti altri sacrifici.

Così ancora l'esponente di maggioranza: "I lavoratori hanno quindi dimostrato la più buona volontà e diponibilità a ricercare assieme alla proprietà le soluzioni migliori affinché l'impianto industriale possa conciliare le esigenze di carattere occupazionale e, naturalmente, quelle di carattere produttivo.

"È tuttavia quanto meno indecoroso che l'azienda continui a celare ai lavoratori e alle sigle sindacali il Piano industriale, completato già da tempo, per poi dosarlo con il contagocce sulle pagine dei principali media locali e nazionali, creando così preoccupazione e nervosismo che certamente non favoriscono il necessario dialogo e rispetto tra le parti".

Il vicepresidente del Consiglio regionale fa, quindi, appello alla Giunta regionale affinché si faccia promotrice istituzionale di un tavolo di concertazione e chiarimento.