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LN: Zilli, nuova tassa alle caldaie, la Regione la applicherà?

15.10.2014
14:33
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/RCM - "Ufficialmente è una norma per verificare sicurezza e igiene di caldaie, sistemi di climatizzazione e impianti solari. Nei fatti, si tratta di una nuova tassa del Governo Renzi che toglierà circa 200 euro all'anno dalle tasche delle famiglie italiane. La presidente Serracchiani, che guida una Regione in cui caldaie e impianti di riscaldamento sono molto sollecitati, cosa farà? Intende applicare questa nuova gabella che serve a coprire la mancetta elettorale degli 80 euro in busta paga?"

È il quesito che Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, pone alla presidente Serracchiani con un'interrogazione.

Spiega la Zilli: "Renzi continua con i giochetti di prestigio. Per trovare copertura alle regalie democratiche, inventa una nuova tassa che colpisce la casa. Per non farsi mancare niente, assegna a questo nuovo, odioso balzello un nome quasi rassicurante, che nasconde il vero obiettivo: spremere ancora le famiglie, colpendo un bene che nelle case, soprattutto nelle regioni settentrionali, non può mancare.

"La norma è prevista in un decreto del 10 febbraio 2014. E stabilisce che gli impianti termici devono essere dotati del nuovo libretto di impianti, nonché degli appositi moduli per il controllo dell'efficienza energetica. Questa piccola registrazione, che ufficialmente vuole solo garantire la sicurezza e l'incolumità delle famiglie, costa circa 200 euro.

"Chiedo alla presidente cosa pensi di questa tassa, e se ritiene che ogni anno una famiglia debba subire questo salasso.

"Bene i controlli, ma perché queste mazzate? Perché altri 200 euro strappati ai cittadini? Eventualmente, i controlli dovranno essere fatti ogni anno? Un impianto nuovo di zecca, necessita veramente di questo?

"Chiedo alla presidente e alla Giunta una risposta leale. In Friuli Venezia Giulia, soprattutto in certe zone, siamo all'avanguardia con impianti termici e sistemi di riscaldamento. È vero che non si può infrangere la legge, ma non si devono neanche esasperare i cittadini".