LN: Zilli, nuova tassa alle caldaie, la Regione la applicherà?
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/RCM - "Ufficialmente è una norma
per verificare sicurezza e igiene di caldaie, sistemi di
climatizzazione e impianti solari. Nei fatti, si tratta di una
nuova tassa del Governo Renzi che toglierà circa 200 euro
all'anno dalle tasche delle famiglie italiane. La presidente
Serracchiani, che guida una Regione in cui caldaie e impianti di
riscaldamento sono molto sollecitati, cosa farà? Intende
applicare questa nuova gabella che serve a coprire la mancetta
elettorale degli 80 euro in busta paga?"
È il quesito che Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega
Nord, pone alla presidente Serracchiani con un'interrogazione.
Spiega la Zilli: "Renzi continua con i giochetti di prestigio.
Per trovare copertura alle regalie democratiche, inventa una
nuova tassa che colpisce la casa. Per non farsi mancare niente,
assegna a questo nuovo, odioso balzello un nome quasi
rassicurante, che nasconde il vero obiettivo: spremere ancora le
famiglie, colpendo un bene che nelle case, soprattutto nelle
regioni settentrionali, non può mancare.
"La norma è prevista in un decreto del 10 febbraio 2014. E
stabilisce che gli impianti termici devono essere dotati del
nuovo libretto di impianti, nonché degli appositi moduli per il
controllo dell'efficienza energetica. Questa piccola
registrazione, che ufficialmente vuole solo garantire la
sicurezza e l'incolumità delle famiglie, costa circa 200 euro.
"Chiedo alla presidente cosa pensi di questa tassa, e se ritiene
che ogni anno una famiglia debba subire questo salasso.
"Bene i controlli, ma perché queste mazzate? Perché altri 200
euro strappati ai cittadini? Eventualmente, i controlli dovranno
essere fatti ogni anno? Un impianto nuovo di zecca, necessita
veramente di questo?
"Chiedo alla presidente e alla Giunta una risposta leale. In
Friuli Venezia Giulia, soprattutto in certe zone, siamo
all'avanguardia con impianti termici e sistemi di riscaldamento.
È vero che non si può infrangere la legge, ma non si devono
neanche esasperare i cittadini".