FI: Riccardi, legge finta abolizione Province superficiale
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/RCM - "Le elezioni indirette per
la Provincia di Pordenone, frutto di una cattiva e frettolosa
riforma, non potevano che subire questo stop da parte della
giustizia amministrativa".
Così Riccardo Riccardi, capogruppo di FI in Consiglio regionale,
che definisce la decisione del Tar di bloccare le elezioni del 26
ottobre prossimo "un segnale inequivocabile di come la legge
della finta abolizione delle Province sia inadeguata a
rappresentare quel cambiamento narrato a parole dalla presidente
Debora Serracchiani".
Prosegue Riccardi: "Rimane sconfortante il fatto che tutto ciò
poteva essere evitato se la Giunta regionale avesse recepito le
tante obiezioni che sono state mosse dall'opposizione, per non
parlare dei tentativi del presidente uscente, Alessandro Ciriani,
di allacciare un dialogo con l'assessore regionale competente,
che alla luce di questo pronunciamento del Tar definirei
incompetente.
"E proprio al presidente Ciriani va riconosciuto da una parte di
aver subito il tentativo di siluramento politico messo in atto
dal centrosinistra per rimuoverlo dalla guida della Provincia,
dall'altra di non essersi arreso avviando un'azione giudiziaria
che oggi gli ha dato ragione.
"A tal riguardo, rinnoviamo il monito alla Serracchiani di
procedere con maggiore ponderatezza nell'affrontare la prossima
legge sugli enti locali, perché la superficialità e
l'approssimazione, proprie di chi per motivi di immagine insegue
la fretta, non risolvono i problemi dei cittadini ma li
complicano".