Corecom: convegno "Newsroom", primi relatori (3)
(ACON) Trieste, 16 ott - AB - Chi più del direttore delle
risorse umane poteva meglio analizzare il processo di riforma
della RAI. Così Valerio Fiorespiono ha evidenziato come la
situazione sia cambiata con il superamento politico, culturale,
sociale che aveva portato alla ripartizione delle tre reti RAI.
L'evoluzione storica e la legislazione hanno imposto il
pluralismo dell'offerta formativa all'interno di ogni testata,
non solo quelle del Servizio pubblico. Il processo di riforma
della RAI terrà conto quindi che l'informazione è cambiata e che
è cambiato il modo di fare informazione.
Un diverso modello produttivo delle news della RAI è
indispensabile, tanto più col passaggio al digitale. A
sostenerlo, Nino Rizzo Nervo, già giornalista RAI e oggi
presidente della scuola di giornalismo di Perugia. E sta
cambiando anche la professione del giornalista - ha aggiunto.
Quanto alla riforma della RAI, è bene chiarire che non si tratta
di un problema di numeri o di quantità, ma di come utilizzare
quei numeri.
Di indipendenza ha quindi parlato Renato Parascandolo,
giornalista e ideatore del concorso "una nuova carta d'identità
per la RAI", presentato nella prima giornata di eventi del
Corecom. L'indipendenza è data dalla fonte delle risorse (se i
soldi arrivano dal Governo diventa una TV di Stato),
dall'indipendenza editoriale (via le ingerenze dei partiti),
dall'indipendenza professionale di giornalisti e dirigenti.
(segue)