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Piccin: presto l'Aula discuterà delle multe venatorie retroattive

21.10.2014
16:50
(ACON) Trieste, 21 ott - COM/RCM - Mara Piccin esprime soddisfazione per "aver finalmente strappato il via libera per portare all'attenzione della Regione una norma molto attesa dal mondo venatorio" e sintetizza così il contenuto della sua proposta, illustrata alla IV Commissione e che dovrebbe arrivare in Aula tra un mese: "Arrestare lo strapotere della burocrazia. Fissare regole chiare e semplici per tutti, sia per gli agenti del corpo forestale regionale (controllori) che per i cacciatori (controllati). Chiudere la stagione delle multe retroattive, che stanno martoriando le doppiette di numerose riserve di caccia e mandando in tilt il mondo venatorio regionale".

Ancora la Piccin: "È inconcepibile che il mondo venatorio diventi un'arena in cui gli agenti forestali vestono i panni dei toreri, e i malcapitati cacciatori interpretino, inopinatamente, il ruolo dei tori, con l'inevitabile spargimento di sangue o, meglio, di risorse. Nel giro di pochi mesi, ho presentato due interrogazioni denunciando la condizione di persecuzione in cui versano i cacciatori. Ho fatto esempi mirati, ricordando casi di doppiette colpite da multe fino a 10.000 euro a persona (le sanzioni oscillano tra poche centinaia di euro fino a svariate migliaia di euro) per un tesserino compilato in modo non perfetto o qualche altra leggerezza burocratica.

"Inspiegabilmente, si riscontra un accanimento burocratico anche nei confronti di documenti già scaduti. È possibile contestare, a distanza di due anni, la mancata esibizione di un tesserino regionale? Che senso ha avviare spedizioni punitive contro i cacciatori, con l'aggravante della retroattività?

"La mia proposta di legge è chiara, sintetica, asciutta. Permette di chiarire cosa possono fare i cacciatori e coloro che li controllano nel reciproco rispetto dei ruoli. Fissa diritti e doveri. Non accetto che chi imbraccia un fucile debba vivere nel terrore. Basta con la caccia alle streghe. Sì al rispetto delle regole, ma i cacciatori meritano rispetto. Non devono essere trattati come bracconieri o come carne da macello".