II Comm: ass. Bolzonello su stagione turistica 2014 (2)
(ACON) Trieste, 22 ott - RCM - Passando alla stagione balneare
e montana del periodo maggio-agosto 2014 rapportata allo stesso
periodo dello scorso anno, Bolzonello ha potuto rendere noto alla
II Commissione consiliare una serie di cifre sebbene - ha
rimarcato lo stesso assessore - falsate dalla mancata consegna
dei dati da parte di alcune strutture ricettive (la consegna è
facoltativa, non obbligatoria).
Nel complesso, si nota una tenuta degli arrivi in regione con lo
0,9% in più, ma un calo delle presenze (notti in camera) pari a
2,8% in meno, con meno arrivi di italiani ma più arrivi di
stranieri, meno presenze di italiani e una tenuta delle presenze
straniere. Il dato, però - ha detto Bolzonello -, va considerato
guardando che al resto d'Italia è andata anche peggio e
ricordando una stagione con un clima drammatico. Se maggio e
giugno hanno tenuto, luglio ha visto un crollo, mentre agosto ha
avuto un calo inferiore probabilmente perché le prenotazioni
spesso non vengono disdette. La perdita più grossa è soprattutto
di turisti locali, con un -12,6%, pari a quasi 75mila presenze di
corregionali in meno, mentre dal Piemonte sono arrivate ben 3.528
persone in più, pari all'11,9%, e con una presenza del +11,9%,
pari a 15.434 persone.
L'aver puntato al mercato austriaco, intanto, si è rivelato una
mossa vincente, tanto per arrivi quanto per presenze, ricordando
che gli austriaci sono i nostri primi partner internazionali; ma
buoni sono anche i dati per ungheresi e slovacchi, mentre i russi
sono andati in calo causa la forte svalutazione del rublo e le
vicende geopolitiche interne.
I dati dell'ambito mare vedono un complessivo segno positivo per
gli arrivi e negativo per le presenze, ma quelle italiane perché
le straniere si può dire che reggono. Sostanziale tenuta, poi,
anche delle strutture alberghiere e di quelle ricettive gestite
dalle agenzie, mentre a calare sono le richieste di appartamenti
ai privati.
Passando alla montagna, manca il dato di una grossa realtà del
Tarvisiano, che invece farebbe scendere a -3.300 le presenze
invece di -12.000; resta, però, non ha nascosto l'assessore, che
14 strutture su 20, tra Tarvisio, Sella Nevea e Passo Pramollo,
hanno valori negativi tanto per arrivi e presenze di italiani
quanto per arrivi e presenze di stranieri.
Male anche la Carnia, soprattutto guardando ai clienti italiani,
in particolare regionali. Qui si cercherà - ha reso noto
Bolzonello - di ampliare l'offerta del cicloturismo (la presenza
del giro d'Italia ha dimostrato le potenzialità di questo
settore) e migliorare quella legata al wellness. Hanno tenuto
solo l'albergo diffuso e i bed & breakfast.
Piancavallo va forte sugli appuntamenti sportivi, ma anche questo
va migliorato. La presenza totale è stata in positivo, anche se
soprattutto grazie agli stranieri (+24,2% e solo dello 0,7% gli
italiani).
Anche Gorizia non ha tutti i dati e le presenze religiose, che
mancano, dimezzano il dato negativo. Da potenziare è il settore
vitivinicolo.
Pordenone, invece, si è salvata solo grazie alla presenza degli
alpini all'adunata di maggio scorso, con circa 6mila presenze. Il
dato reale - ha dovuto ammettere l'assessore - è il -8,3% di
presenza di stranieri.
A Trieste, dati in crollo solo ad agosto. La presenza degli
italiani è migliore di quella straniera; arrivano soprattutto dal
Centro-Nord Italia. Due eventi importanti hanno portato alla
città cifre positive: il Giro d'Italia con 4.600 presenze
incrementali e il concerto dei Pearl Jam con 5.000.
Infine, il comprensorio di Udine è l'unico con tutti i segni al
positivo, di presenze, arrivi, italiani e stranieri. Anche qui
l'adunata degli alpini ha portato un incremento delle presenze,
quantificabili in 2.500 persone.
I dati hanno fatto chiedere ad Elio De Anna (FI) se c'erano dei
collegamenti con l'offerta dell'aeroporto di Ronchi, e a Cristian
Sergo (M5S), che ha anche lamentato per l'ennesima volta la
chiusura del museo di Ronchi alla domenica, quante strutture
ricettive avessero chiuso. Quanto all'aeroporto, l'assessore ha
affermato che non sta dando le risposte che dovrebbe dare,
schiacciato tra le strutture di Venezia e Lubiana. Non è un
bilancio di alcune decine di migliaia di euro in attivo - ha
detto innescando un battibecco con i consiglieri di centrodestra
su governance e strategie - che dimostra la sua capacità di
offerta.
(segue)