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NCD: Colautti, operazione di lifting il nuovo patto con lo Stato

23.10.2014
18:19
(ACON)Trieste, 23 ott - COM/MPB - "Da una prima lettura delle notizie stampa e in attesa di poter approfondire il documento, e senza voler sminuire l'azione svolta, mi sembra che più che ad un'operazione di superamento di quello che è stato più volte definito come "scellerato patto Tondo-Tremonti" siamo in presenza di un'operazione di lifting". A commentare le notizie apparse relative al nuovo accordo sottoscritto dalla presidente Serracchiani tra il FVG e lo Stato è il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale, Alessandro Colautti. "In considerazione che le risorse accantonate (370 milioni l'anno) erano per contribuire a un federalismo fiscale mai decollato e che quindi chiunque non avrebbe versato allo Stato, la domanda è come mai, invece, continuano a restare risorse allo Stato dell'ordine di circa 250 milioni per anno fino al 2017? Questi soldi che rimangono allo Stato si vanno quindi a sommare al prelievo disposto nei confronti della nostra regione, pari ad un miliardo e trecento milioni che già abbiamo dato allo Stato per il risanamento del debito pubblico? Se così è, il Friuli Venezia Giulia non credo ne esca rafforzato, anche perché tale impegno finanziario non mi sembra richiesto ad altre regioni, né speciali né ordinarie. "Relativamente alla questione dei nuovi spazi finanziari recuperati - continua Colautti - plaudo al lavoro svolto, ma si tratta di una conquista nuova che non può essere riferita al Patto Tondo - Tremonti perché allora non c'era il patto di stabilità. Il fatto che ci sia il riconoscimento dei crediti pregressi mi sembra una cosa ovvia, dato che non sono conquiste ma riconoscimenti già presenti. "Riservandomi di approfondire meglio i termini dell'accordo - conclude Colautti - bisogna anche capire questo nuovo patto che impatto avrà sulla finanziaria di quest'anno, dato che oltre ai tagli diretti che si dovranno effettuare (sull'ordine dei 70-80 milioni di euro), bisognerà calcolare quanto peseranno, in termini di minori entrate da compartecipazioni, sull'Irpef gli 80 euro decisi da Renzi e il taglio dell'Irap previsto nella finanziaria. Questo, credo, comporterà per la Regione un impatto finanziario negativo sul bilancio di circa 250 milioni di euro".