M5S:Bianchi,superamento Patto Tondo-Tremonti ennesima boutade...
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/MPB - "Grande vittoria della
Serracchiani! Per soli 350 milioni in 4 anni ha abdicato su tutti
i fronti, rinunciando a tutte le rivendicazioni cui la nostra
Regione poteva legittimamente aspirare: niente più reclami sulle
indebite appropriazioni da parte dello Stato sugli aumenti Iva;
nessuna possibilità futura di aumentare la gestione in autonomia
di materie strategiche per il Friuli Venezia Giulia; zero accenni
alla quota Irpef degli statali che lavorano in Regione. Ecco come
la Giunta regionale fa finta di superare il cosiddetto "patto
Tremonti-Tondo e difende la specialità regionale".
La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena
Bianchi boccia senza appello questa operazione di facciata che,
in realtà, non è altro che l'ennesima boutade mediatica della
Giunta Serracchiani.
"L'Esecutivo regionale parla di "un'operazione complessiva che
vale 825 milioni di euro" - aggiunge Bianchi -. Eppure una frase
sibillina dell'assessore Peroni lascia più di qualche dubbio su
che tipo di bilancio sia stato approvato l'anno scorso. L'ex
rettore dell'Università di Trieste ed ex consigliere della Banca
d'Italia afferma che in Regione si potranno spendere ottanta
milioni di euro in più ogni anno, per i prossimi quattro anni,
risorse "che permetteranno già in questi ultimi mesi del 2014 di
anticipare il raggiungimento degli obiettivi di governo che ci
eravamo dati, senza ricorrere a rinvii tecnici". Peroni vuole
forse dire che finalmente abbiamo trovato le risorse economiche
per attivare il reddito minimo garantito che la Serracchiani
aveva promesso ai cittadini in campagna elettorale?" si chiede la
portavoce M5S.
"E ancora: in questa partita come si collocano gli 87 milioni di
euro già inseriti in tabella nella legge di Stabilità nei
prossimi tre anni? Dovessero essere conteggiati anche questi si
arriverebbe a un risultato "davvero eccezionale" - sottolinea in
modo sarcastico Elena Bianchi -: uno sconto totale di appena 160
milioni di euro. Un vero trionfo per la "zarina" del Friuli
Venezia Giulia nonché "braccio destro" del velocissimo premier
Renzi".