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M5S: Sergo, 30mila euro per ogni posto a sedere sui nuovi elettrotreni

30.10.2014
16:37
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/RCM - "Fra poco saranno trascorsi due anni da quella che doveva essere la data di consegna degli elettrotreni spagnoli Caf Civity. Intanto pressoché quotidianamente continuano i disservizi causati dalla circolazione, sulla nostra rete ferroviaria, di treni sempre più vetusti. Senza dimenticare che questi elettrotreni hanno un costo sensibilmente più alto dei Minuetto e Vivalto già operativi sul nostro territorio". Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo contesta sia i prezzi di questi elettrotreni sia i ritardi della loro consegna.

I nuovi treni saranno dotati di soli 297 posti e costeranno complessivamente 5.650.000 euro l'uno, ovvero 19mila euro per ogni posto a sedere - spiega Sergo. I Vivalto, invece, hanno un costo di 13.600 euro per ognuno dei 596 posti a sedere. C'è anche da ricordare che la Regione ha ritenuto opportuno opzionare altri quattro treni che necessitavano di alcune modifiche per poter circolare anche in Austria. Alcune piccole modifiche - aggiunge il consigliere - che finiranno per alzare il costo dei nuovi convogli dai 25 milioni preventivati a ben 36 milioni di euro. Facendo così ulteriormente impennare il costo per singolo posto a sedere a oltre 30mila euro. Un salasso per dei convogli ancora inutilizzati.

Già a maggio del 2012, la Giunta Tondo aveva ammesso chiaramente quanto fosse opportuno garantire la massima continuità tra il processo di realizzazione degli elettrotreni e la loro gestione - ricorda Sergo. Con quella delibera, l'Esecutivo regionale evidenziava anche la necessità di dotarsi di un supporto tecnico di qualificata esperienza, in grado di affiancare in modo adeguato gli uffici regionali nell'espletamento delle attività previste dal contratto d'acquisto sia in sede di fornitura che in sede di messa in servizio del materiale rotabile. Il tutto - precisa il consigliere del M5S - ben sapendo che Trenitalia è da considerarsi lo specifico soggetto chiamato a dover sostanzialmente condividere con la Regione tutti gli aspetti tecnici relativi alla fase di acquisizione e di conformità del nuovo materiale.

Bene, a fronte di tutte queste necessità - così ancora Sergo - la Regione aveva predisposto un atto che doveva essere firmato congiuntamente con Trenitalia per dotarsi di questa assistenza, esperienza e consulenza. Successivamente però quell'atto non venne controfirmato da Trenitalia. Le ragioni? Misteriose. Al punto che la stessa assessore Santoro, rispondendo a una nostra interrogazione, non ha saputo spiegare il perché di questo dietro front. Ennesima dimostrazione di come la Giunta Serracchiani abbia la situazione sotto controllo.

All'assessore Santoro abbiamo chiesto (sempre senza ottenere risposta) anche quali fossero le conseguenze di questa decisione, ma queste - commenta amaramente Sergo - sono sotto gli occhi di tutti: senza assistenza i treni non sono ancora in circolazione. E a pagarne le conseguenze, come sempre, sono i cittadini costretti a utilizzare il trasporto pubblico locale.