M5S: Sergo, 30mila euro per ogni posto a sedere sui nuovi elettrotreni
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/RCM - "Fra poco saranno trascorsi
due anni da quella che doveva essere la data di consegna degli
elettrotreni spagnoli Caf Civity. Intanto pressoché
quotidianamente continuano i disservizi causati dalla
circolazione, sulla nostra rete ferroviaria, di treni sempre più
vetusti. Senza dimenticare che questi elettrotreni hanno un costo
sensibilmente più alto dei Minuetto e Vivalto già operativi sul
nostro territorio". Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in
Consiglio regionale Cristian Sergo contesta sia i prezzi di
questi elettrotreni sia i ritardi della loro consegna.
I nuovi treni saranno dotati di soli 297 posti e costeranno
complessivamente 5.650.000 euro l'uno, ovvero 19mila euro per
ogni posto a sedere - spiega Sergo. I Vivalto, invece, hanno un
costo di 13.600 euro per ognuno dei 596 posti a sedere. C'è anche
da ricordare che la Regione ha ritenuto opportuno opzionare altri
quattro treni che necessitavano di alcune modifiche per poter
circolare anche in Austria. Alcune piccole modifiche - aggiunge
il consigliere - che finiranno per alzare il costo dei nuovi
convogli dai 25 milioni preventivati a ben 36 milioni di euro.
Facendo così ulteriormente impennare il costo per singolo posto a
sedere a oltre 30mila euro. Un salasso per dei convogli ancora
inutilizzati.
Già a maggio del 2012, la Giunta Tondo aveva ammesso chiaramente
quanto fosse opportuno garantire la massima continuità tra il
processo di realizzazione degli elettrotreni e la loro gestione -
ricorda Sergo. Con quella delibera, l'Esecutivo regionale
evidenziava anche la necessità di dotarsi di un supporto tecnico
di qualificata esperienza, in grado di affiancare in modo
adeguato gli uffici regionali nell'espletamento delle attività
previste dal contratto d'acquisto sia in sede di fornitura che in
sede di messa in servizio del materiale rotabile. Il tutto -
precisa il consigliere del M5S - ben sapendo che Trenitalia è da
considerarsi lo specifico soggetto chiamato a dover
sostanzialmente condividere con la Regione tutti gli aspetti
tecnici relativi alla fase di acquisizione e di conformità del
nuovo materiale.
Bene, a fronte di tutte queste necessità - così ancora Sergo - la
Regione aveva predisposto un atto che doveva essere firmato
congiuntamente con Trenitalia per dotarsi di questa assistenza,
esperienza e consulenza. Successivamente però quell'atto non
venne controfirmato da Trenitalia. Le ragioni? Misteriose. Al
punto che la stessa assessore Santoro, rispondendo a una nostra
interrogazione, non ha saputo spiegare il perché di questo dietro
front. Ennesima dimostrazione di come la Giunta Serracchiani
abbia la situazione sotto controllo.
All'assessore Santoro abbiamo chiesto (sempre senza ottenere
risposta) anche quali fossero le conseguenze di questa decisione,
ma queste - commenta amaramente Sergo - sono sotto gli occhi di
tutti: senza assistenza i treni non sono ancora in circolazione.
E a pagarne le conseguenze, come sempre, sono i cittadini
costretti a utilizzare il trasporto pubblico locale.