LN: Zilli, Gemona presa in giro da Serracchiani e Telesca
(ACON) Trieste, 5 nov - COM/AB - L'incontro sulla riforma
sanitaria organizzato all'Isis D'Aronco dal circolo locale del
Pd? "Una colossale presa in giro per Gemona e il Gemonese".
Così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord,
nell'esprimere "profonda irritazione per l'esito disarmante di un
appuntamento deludente e imbarazzante. La presidente Serracchiani
e l'assessore Telesca hanno tentato, con una certa goffaggine, di
addolcire la pillola e distribuire rassicurazioni, senza mai
entrare nel dettaglio di una riforma che, nei fatti, condanna
alla marginalità sanitaria Gemona e tutto l'Alto Friuli. Per
questa Giunta, Trieste è il salotto buono, l'udinese un cortile
da non trascurare troppo, mentre il territorio montano e
pedemontano solo un campo incolto da abbandonare al proprio
destino".
"Sono rimasta sinceramente colpita dalla scarsissima conoscenza
del territorio emersa nel corso dell'incontro da parte della
Giunta e della macchina regionale: com'è possibile confondere
ripetutamente Gemona con Cividale? Con quale logica la Giunta
taglia servizi a un territorio che dimostra di non conoscere?"
Ancora Zilli: "I relatori sono stati estremamente imprecisi anche
rispetto ai numeri con i quali volevano giustificare i tagli
all'emergenza. Errori marchiani, momenti di evidente difficoltà
nel giustificare scelte prese a tavolino senza considerare i
riverberi concreti per il territorio hanno contraddistinto gli
interventi che i cittadini, disorientati, si sono sorbiti".
"Sarebbe poi opportuno mettere una parola fine a certi sproloqui
sul cambiamento dei bisogni di salute della nostra popolazione:
qui si chiudono gli ospedali e non si premiano, anzi, si
puniscono i territori, soprattutto le periferie. E sui dati delle
malattie croniche ci sono numeri che non tornano, soprattutto
rispetto alla popolazione anziana".
Zilli continua specificando che "la riapertura del Csm sulle 24
ore a partire dal primo novembre (oggetto di un'interrogazione
alla quale non ha avuto risposta) non è un'implementazione dei
servizi, come i relatori hanno millantato, ma semplicemente il
ripristino di un servizio operativo, funzionale e necessario sul
territorio dell'Alto Friuli, che era stato sospeso per lavori di
ristrutturazione della sede e che inaspettatamente, a lavori
abbondantemente ultimati, è stato fortunatamente garantito. Il
territorio dell'Alto Friuli non ha bisogno di concessioni, ma di
garanzie di operatività per la salute dei nostri cittadini e per
garantire anche qui le prospettive di lavoro che vi sono negli
altri territori della regione. E la gente di questo territorio
merita rispetto, non squallidi siparietti".
Zilli chiude, annunciando una nuova interrogazione in Regione, e
riferisce: "I comitati hanno organizzato per lunedì 10 novembre
un nuovo incontro al Centro parrocchiale Glemonensis:
Serracchiani e Telesca hanno già annunciato la loro impossibilità
a partecipare, mi auguro si premurino di delegare qualche
consigliere in grado di dare risposte convincenti".