Citt: Paviotti, riforma EELL, sub-ambiti per identità territoriali
(ACON) Trieste, 5 nov - COM/MPB - Sono in via di conclusione le
audizioni della V Commissione consiliare sul disegno di legge di
riforma degli Enti locali presentato dall'assessore Paolo
Panontin. Fatto un primo bilancio, il Gruppo consiliare dei
Cittadini rileva una buona condivisione del testo "di una riforma
quantomai necessaria per raggiungere due obiettivi importanti: da
un lato una più completa ed efficace programmazione del
territorio, dall'altro una migliore qualità dei servizi offerti
alla cittadinanza".
"Dopo una lunga discussione - ha spiegato Pietro Paviotti - la
scelta per l'individuazione dei perimetri delle nuove Unioni dei
Comuni è stata demandata alla Giunta, che farà successivamente
una proposta sulla quale i Comuni stessi potranno esprimere
gradimento o chiedere modifiche motivate. Il nostro Gruppo e il
resto della maggioranza di centro-sinistra ritengono che la base
di partenza debba essere quella degli ambiti socio-assistenziali
già esistenti e in questo senso sarà utile che nelle prossime
discussioni della riforma in Commissione e in Aula venga ribadita
politicamente questa posizione. Questo per fornire un'indicazione
chiara ai sindaci, evitando il rischio di una frammentazione.
"Un'altra questione emersa - ha sottolineato il capogruppo dei
civici - è che per fare programmazione l'Unione dovrà avere una
certa dimensione (circa 50.000 abitanti). Nel settore
urbanistico, per esempio, esiste la necessità di una
programmazione fatta a livello sovracomunale, con un piano di
struttura che dia le direttrici fondamentali di sviluppo come
sollecitato dall'Istituto nazionale di urbanistica (INU).
Ribadito ciò, è altrettanto vero che l'erogazione dei servizi di
prossimità (tecnici, manutenzioni, trasporto scolastico) possa
essere organizzata a livello di sub-ambiti tra Comuni contermini
per consentire il riconoscimento d'identità territoriali nonché i
risultati raggiunti da alcune esperienze positive già in essere
attraverso convenzioni e il coinvolgimento dell'associazionismo.
Un concetto, quello dei sub-ambiti, già espresso nel disegno di
legge, ma che va rafforzato proprio per ribadire l'opportunità e
l'utilità di un'articolazione su più centri di determinati
servizi".