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VI Comm: assessore Torrenti su situazione servizio civile

06.11.2014
15:57
(ACON) Trieste, 6 nov - MPB - La tematica del servizio civile in Friuli Venezia Giulia è stata approfondita oggi dalla VI Commissione consiliare regionale, presidente Franco Codega (Pd), alla quale l'assessore Gianni Torrenti ha illustrato i dati più recenti della programmazione 2012-2014.

Il servizio civile, a livello nazionale, è disciplinato dalla legge 64 del 2001 mentre a livello regionale la legge 11 del 2007 ha dettato norme per il suo sviluppo con l'istituzione del servizio civile regionale e solidale.

E se proprio nei giorni scorsi è stata ricostituita la Consulta per il servizio civile regionale solidale, cui spettano funzioni consultive e propositive in materia e di raccordo e collegamento tra la Regione, le Autonomie locali, gli uffici statali competenti e gli enti beneficiari, interessanti sono i dati sull'attività dell'ultimo triennio, che ha visto confermato il progetto "Infoserviziocivile", avviato nel 2004 e attualmente regolato da una convenzione con Acli FVG, Arci servizio civile FVG e Confcooperative-Federsolidarietà FVG, con una serie di sportelli informativi che offrono ai giovani orientamento e accompagnamento, formando - oltre ai volontari - operatori, progettisti e formatori.

Il servizio civile regionale coincide con quello nazionale, è destinato ai giovani dai 18 ai 28 anni ed è finanziato con risorse esclusivamente statali.

Purtroppo a livello nazionale drastico è stato il calo degli stanziamenti, ma nonostante la diminuzione dei posti disponibili sono in aumento costante le domande. Una situazione registrata anche in Friuli Venezia Giulia, dove dai 416 volontari avviati nel 2007 si è passati ai 218 del 2013 passando per l'anno 2012 per la prima volta senza bando e quindi con zero avviati. I 218 posti del bando 2013, per giovani che dal gennaio 2014 hanno preso servizio, vedono complessivamente 69 volontari a Trieste (35 bando nazionale, 34 bando regionale); 34 a Gorizia (9 e 25); 78 a Udine (14 e 64); 37 a Pordenone (14 e 23).

Il servizio civile solidale è invece destinato ai giovani, anche stranieri, di 16 e 17 anni, ed è integralmente finanziato con risorse regionali. I progetti che a esso fanno riferimento sono modulati su 240 e o 360 ore da svolgersi intensivamente nei mesi estivi, o nell'arco dell'anno, e possono essere presentati da enti di servizio civile iscritti all'apposito albo regionale e da istituzioni scolastiche statali e paritarie con sede in regione. Con il bando 2014 saranno 140 i giovani avviati a questo servizio (erano stati 170 nel 2013, 185 nel 2012, 158 nel 2011, 103 nel 2010, 78 nel 2009) e, di questi, 25 prenderanno servizio negli istituti scolastici e 115 presso associazioni di volontariato, culturali ed enti. Quanto alla diffusione sul territorio, in testa c'è Trieste con 54 ragazzi avviati, seguiti da Udine con 49 e da Pordenone con 37.

Lo stanziamento regionale è di 150.000 euro; risorse inferiori a quelle del 2013, ma confermate dall'assessore nella finanziaria per il 2015, mentre gli stanziamenti nazionali si annunciano in crescita.

E per questo ambito di intervento che risponde alle istanze dei giovani instradandoli alla cittadinanza attiva, ci sono anche i programmi europei Garanzia Giovani che hanno approvato progetti per 57 posti (per ultradiciottenni) riconducibili ad attività di servizio civile presso diversi enti tra cui l'Azienda sanitaria triestina, il Comune di Trieste, i due atenei, la Legacoop, la Federazione SCS.

Da non trascurare l'attività informativa e promozionale, sia con l'organizzazione di una giornata annuale di incontro dei volontari in servizio, e attraverso incontri periodici nelle scuole superiori, un sito Internet dedicato (www.infoserviziocivile.it) che registra accessi crescenti e la divulgazione delle iniziative attraverso i media.

(immagini tv)