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LN-AR: Zilli e Revelant, odg per modificare riforma sanitaria

11.11.2014
13:08
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/AB - "Quella che chiamano riforma sanitaria è una norma maldestra e lacunosa, voluta e approvata da una classe dirigente che palesa una scarsa conoscenza del territorio. Gemona e l'Alto Friuli sono stati sacrificati sull'altare dell'ambizione e del carrierismo. Sono passate solo poche settimane dall'approvazione di questo obbrobrio e abbiamo assistito a una levata di scudi da parte di cittadini, comitati e amministratori locali. Per questo facciamo nostro l'ordine del giorno presentato da Claudio Polano, referente del coordinamento dei comitati, e annunciamo che presenteremo un nuovo documento in Regione per apportare le modifiche necessarie al testo della riforma sanitaria".

Così i consiglieri Barbara Zilli (Lega Nord) e Roberto Revelant (Autonomia Responsabile) anticipano che "depositeremo, in tutte le sedi competenti, gli opportuni atti per porre rimedio al disastro normativo voluto dal Partito democratico. Una forza politica che trascura e zittisce il territorio non può arrogarsi il diritto di fare carta straccia di un modello eccellente di sanità, e proporre una formula alternativa che demolisce una storia virtuosa e offende i nostri cittadini. L'ospedale di Gemona, struttura modello, antisismica, all'avanguardia, non può essere retrocesso a causa del delirio di onnipotenza di qualche figura emergente nel panorama politico regionale. Hanno assicurato che il loro principio guida sarebbe stata l'omogeneità delle prestazioni sul territorio: come spiegano, allora, lo smantellamento di un ospedale di rete con pronto soccorso e area di emergenza? Questa maggioranza non si rende conto che rischia di dare la mazzata finale a un territorio che copre un terzo di quello regionale? Non comprende che all'Alto Friuli, con tutte le sue particolarità territoriali, resta solo Tolmezzo?"

"Proporremo - continuano Zilli e Revelant - quei correttivi necessari a ripristinare l'attuale ASS3, con tutti i suoi territori naturali, sollecitando di cambiare le avventurose alchimie geografico/sanitarie volute dal Pd. Al San Michele dovrà essere riconosciuto lo status di "Spoke" (Ospedale del territorio), anche nell'auspicabile scorporo dall'ASS3 del Codroipese e San Danielese, da ricongiungere all'ASS4".

"Per quanto riguarda l'Ospedale di Cividale, dovranno essere quantomeno mantenute le attuali funzioni e servizi, in particolare a sostegno della popolazione delle Valli del Natisone".

Zilli e Revelant chiudono: "A nessuno sfugge che Debora Serracchiani è anche assessore alla montagna. Come spiegherà che, di quattro ospedali, ne resta solo uno, a Tolmezzo, retto da un sindaco Pd, che si barcamena per difendere l'indifendibile? All'assessore competente spetta prendersi carico delle istanze e delle esigenze di questo territorio. Chiediamo risposte, non slogan".