LN-AR: Zilli e Revelant, odg per modificare riforma sanitaria
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/AB - "Quella che chiamano riforma
sanitaria è una norma maldestra e lacunosa, voluta e approvata da
una classe dirigente che palesa una scarsa conoscenza del
territorio. Gemona e l'Alto Friuli sono stati sacrificati
sull'altare dell'ambizione e del carrierismo. Sono passate solo
poche settimane dall'approvazione di questo obbrobrio e abbiamo
assistito a una levata di scudi da parte di cittadini, comitati e
amministratori locali. Per questo facciamo nostro l'ordine del
giorno presentato da Claudio Polano, referente del coordinamento
dei comitati, e annunciamo che presenteremo un nuovo documento in
Regione per apportare le modifiche necessarie al testo della
riforma sanitaria".
Così i consiglieri Barbara Zilli (Lega Nord) e Roberto Revelant
(Autonomia Responsabile) anticipano che "depositeremo, in tutte
le sedi competenti, gli opportuni atti per porre rimedio al
disastro normativo voluto dal Partito democratico. Una forza
politica che trascura e zittisce il territorio non può arrogarsi
il diritto di fare carta straccia di un modello eccellente di
sanità, e proporre una formula alternativa che demolisce una
storia virtuosa e offende i nostri cittadini. L'ospedale di
Gemona, struttura modello, antisismica, all'avanguardia, non può
essere retrocesso a causa del delirio di onnipotenza di qualche
figura emergente nel panorama politico regionale. Hanno
assicurato che il loro principio guida sarebbe stata l'omogeneità
delle prestazioni sul territorio: come spiegano, allora, lo
smantellamento di un ospedale di rete con pronto soccorso e area
di emergenza? Questa maggioranza non si rende conto che rischia
di dare la mazzata finale a un territorio che copre un terzo di
quello regionale? Non comprende che all'Alto Friuli, con tutte le
sue particolarità territoriali, resta solo Tolmezzo?"
"Proporremo - continuano Zilli e Revelant - quei correttivi
necessari a ripristinare l'attuale ASS3, con tutti i suoi
territori naturali, sollecitando di cambiare le avventurose
alchimie geografico/sanitarie volute dal Pd. Al San Michele dovrà
essere riconosciuto lo status di "Spoke" (Ospedale del
territorio), anche nell'auspicabile scorporo dall'ASS3 del
Codroipese e San Danielese, da ricongiungere all'ASS4".
"Per quanto riguarda l'Ospedale di Cividale, dovranno essere
quantomeno mantenute le attuali funzioni e servizi, in
particolare a sostegno della popolazione delle Valli del
Natisone".
Zilli e Revelant chiudono: "A nessuno sfugge che Debora
Serracchiani è anche assessore alla montagna. Come spiegherà che,
di quattro ospedali, ne resta solo uno, a Tolmezzo, retto da un
sindaco Pd, che si barcamena per difendere l'indifendibile?
All'assessore competente spetta prendersi carico delle istanze e
delle esigenze di questo territorio. Chiediamo risposte, non
slogan".