AR: Revelant, sistemare corsi fluviali per scongiurare tragedie
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/AB - Probabilmente la presidente
Serracchiani e gli assessori Panontin e Vito aspettano che si
verifichi una tragedia con la perdita di vite umane prima di
intervenire per la messa in sicurezza e la sistemazione di tutti
i corsi fluviali. Le proposte di intervento normativo già ci
sono, basterebbe solo applicarle e, in alcuni casi, modificarle
per accelerare le procedure".
A intervenire, fortemente preoccupato per quanto si sta
verificando e per l'inerzia della Giunta regionale, è il
vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale
Roberto Revelant.
"Cosa sta aspettando ancora la Giunta? L'esondazione del Ledra
non è forse un segnale d'allarme che va ascoltato? Oltre a essere
intervenuto già in estate nel segnalare questa situazione di
allerta ho sollecitato in più occasioni il tempestivo intervento.
Paradossale, inoltre, che approfittando della presenza
dell'assessore in Commissione per la riforma degli Enti locali
non fosse nemmeno al corrente della gravità della situazione".
"La situazione d'emergenza è nota a tutti già dallo scorso
gennaio - precisa Revelant - così come le criticità sul ponte del
Ledra nel tratto tra Gemona e Artegna ove era evidente, e lo è
tutt'ora visto che nulla si è fatto, la necessità di un
intervento preventivo che consiste nella rimozione dell'isolotto
che si è formato con le sedimentazioni e che in tutti questi mesi
si è ingrossato di vegetazione non permettendo il regolare
deflusso delle acque in tutte le arcate del ponte, oltre a una
ricalibratura dell'alveo e degli argini".
"Scandalosa, inoltre, l'esclusione dei rimborsi ai Comuni
allagati dal Ledra lo scorso gennaio, mentre in merito
all'assegnazione delle recenti risorse per gli interventi sul
fiume Ledra nei Comuni di Gemona, Buia e Artegna non si sa ancora
come e quando saranno disponibili, ma soprattutto dove verranno
destinate. La Serracchiani - conclude Revelant - si preoccupi
meno delle passerelle televisive e delle foto sui giornali e
intervenga subito per tutelare gli interessi dei cittadini del
Friuli Venezia Giulia, tutti, montagna compresa".