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AR: Revelant, sistemare corsi fluviali per scongiurare tragedie

11.11.2014
13:13
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/AB - Probabilmente la presidente Serracchiani e gli assessori Panontin e Vito aspettano che si verifichi una tragedia con la perdita di vite umane prima di intervenire per la messa in sicurezza e la sistemazione di tutti i corsi fluviali. Le proposte di intervento normativo già ci sono, basterebbe solo applicarle e, in alcuni casi, modificarle per accelerare le procedure". A intervenire, fortemente preoccupato per quanto si sta verificando e per l'inerzia della Giunta regionale, è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale Roberto Revelant.

"Cosa sta aspettando ancora la Giunta? L'esondazione del Ledra non è forse un segnale d'allarme che va ascoltato? Oltre a essere intervenuto già in estate nel segnalare questa situazione di allerta ho sollecitato in più occasioni il tempestivo intervento. Paradossale, inoltre, che approfittando della presenza dell'assessore in Commissione per la riforma degli Enti locali non fosse nemmeno al corrente della gravità della situazione".

"La situazione d'emergenza è nota a tutti già dallo scorso gennaio - precisa Revelant - così come le criticità sul ponte del Ledra nel tratto tra Gemona e Artegna ove era evidente, e lo è tutt'ora visto che nulla si è fatto, la necessità di un intervento preventivo che consiste nella rimozione dell'isolotto che si è formato con le sedimentazioni e che in tutti questi mesi si è ingrossato di vegetazione non permettendo il regolare deflusso delle acque in tutte le arcate del ponte, oltre a una ricalibratura dell'alveo e degli argini".

"Scandalosa, inoltre, l'esclusione dei rimborsi ai Comuni allagati dal Ledra lo scorso gennaio, mentre in merito all'assegnazione delle recenti risorse per gli interventi sul fiume Ledra nei Comuni di Gemona, Buia e Artegna non si sa ancora come e quando saranno disponibili, ma soprattutto dove verranno destinate. La Serracchiani - conclude Revelant - si preoccupi meno delle passerelle televisive e delle foto sui giornali e intervenga subito per tutelare gli interessi dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, tutti, montagna compresa".