V Comm: sistema Regione/AALL, approvati 6 articoli e fine lavori (2)
(ACON) Trieste, 12 nov - RCM - Ha preso il via, in V
Commissione, l'approvazione dei 43 articoli e dei tre allegati
che formano il ddl n. 68 dell'assessore Panontin: sei gli
articoli votati.
Soprattutto, i lavori sono stati caratterizzati dagli emendamenti
con cui le opposizioni hanno cercato di modificare il testo base,
ma non sono mancati quelli della Giunta regionale nonché quelli
ritirati in seguito ad esigenze di approfondimento per l'Aula.
Tra le modifiche accolte, la specifica del M5S più la leghista
Zilli che l'ordinamento degli enti locali è basato sui Comuni
quali enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni, ma
anche che la riorganizzazione delle forme associative tra i
Comuni si realizza attraverso l'integrazione delle politiche
sociali, territoriali ed economiche.
Intanto Panontin ha messo nero su bianco che il Piano di riordino
territoriale slitti di diversi giorni: la proposta della Giunta
sarà formulata non dopo 30 ma 45 giorni dall'entrata in vigore
della legge; i Comuni avranno non 30 ma 60 giorni di tempo per
formulare le loro richieste di entrare a far parte di una Unione;
a seguire, la Giunta avrà non 30 ma 45 giorni per approvare il
Piano di riordino finale. E si tratta di dilatazioni temporali
non isolate, visto che anche i termini per la costituzione delle
Unioni sono posticipate, passando dal primo agosto 2015 al primo
ottobre 2015.
Il Piano di riordino avrà il parere del Consiglio delle Autonomie
locali; si riafferma che il passaggio di un Comune da una Unione
a un'altra deve comunque rispettare il limite di rientrare nel
territorio dell'Azienda sanitaria di competenza; si obbligano i
Comuni che non intendono aderire ad alcuna Unione a relazionare
sulla sostenibilità delle loro funzioni a fronte della riduzione
delle risorse regionali (tutti M5S con Zilli, ma anche Revelant
di Autonomia Responsabile e Colautti del Nuovo Centrodestra); ai
Comuni su cui sia forte la presenza della minoranza slovena si
consentono delle deroghe sull'osservanza dei criteri per la
creazione delle Unioni (Gabrovec della Ssk-Pd).
Con un emendamento di Colautti (Ncd) e altri consiglieri di
opposizione, si dà all'Osservatorio per la riforma il compito di
definire il risparmio conseguente all'adesione a un'Unione, così
come la Direzione centrale regionale effettuerà la ricognizione
dei costi derivanti dall'erogazione dei servizi (M5S e Zilli).
La seduta è terminata con l'accoglimento a maggioranza
dell'articolo 6, il quale chiude le disposizioni sulle Unioni.
Domani mattina la Commissione riprenderà i lavori affrontando il
tema delle fusioni dei Comuni.
(immagini tv)
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