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Citt: Paviotti, Unioni Comuni su base Ambiti socio-assistenziali

14.11.2014
13:02
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/AB - Il disegno di legge che sarà definitivamente approvato dalla V Commissione consiliare lunedì prossimo segna uno snodo fondamentale nel percorso di riforma del sistema "Regione-Autonomie locali" del Friuli Venezia Giulia, che nei mesi scorsi ha fatto registrare un'importante tappa verso il superamento delle Province e che nella prossima seduta del Consiglio aggiornerà il ruolo fondamentale dei Comuni. L'obiettivo è ottenere enti più adeguati e robusti, senza dover procedere a politiche che prevedano fusioni coatte, ma proponendo ai Comuni di partecipare a delle Unioni in grado di esercitare due funzioni principali: da un lato le politiche di programmazione e pianificazione territoriale di area vasta con una visione e un progetto politico chiaro e coerente, dall'altro l'organizzazione e la erogazione dei servizi tramite la gestione associata e gli uffici unici, non solo per ottenere economie di scala (e quindi risparmi), ma soprattutto per offrire una qualità migliore al cittadino.

"Per esercitare bene queste due funzioni - ha spiegato Pietro Paviotti capogruppo dei Cittadini, che in Consiglio sarà relatore di maggioranza della nuova legge - è necessario superare l'attuale frammentazione in enti piccoli e piccolissimi. La dimensione ideale è quella sufficientemente ampia da permettere una buona programmazione di area vasta e tuttavia non così estesa da compromettere l'omogeneità territoriale necessaria per organizzare al meglio i servizi di prossimità. Il disegno di legge rimanda a un successivo atto della Giunta la formulazione della proposta sui perimetri delle Unioni, ma il nostro gruppo, in accordo con il resto della maggioranza, formulerà in Aula un ordine del giorno per impegnare la Giunta a tenere in considerazione, prioritariamente, i perimetri degli attuali Ambiti socio assistenziali così come definiti dalla L.R. 33/88. In questi ambiti gli amministratori locali gestiscono in forma associata, bene e da molti anni, un servizio importante come quello dei servizi sociali. E ciò significa che esiste un'omogeneità territoriale oltre che una consuetudine alla collaborazione istituzionale".

L'ordine del giorno dei Cittadini punta a offrire un ulteriore contributo a una legge che contiene molti aspetti innovativi, tra i quali ne vanno segnalati alcuni di assoluto rilievo. Per i civici si tratta della scelta di prevedere personalità giuridica per le Unioni; della governance prevista che individua un'assemblea di sindaci snella e decisoria, ma che allo stesso tempo coinvolge in modo importante i Consigli comunali sulle scelte di maggiore rilevanza, garantendo l'operatività da un lato e la giusta considerazione dell'organismo comunale democraticamente eletto dall'altra; della possibilità di operare anche con sub ambiti, riconoscendo (laddove ritenuto utile) anche le diverse identità territoriali presenti nel territorio; della gradualità di entrata in vigore della norma (nel 2015 le costituzioni dell'Unioni e dal 2016 l'esercizio comune delle prime funzioni) nata dalla consapevolezza che il processo contiene oggettive difficoltà che metteranno a dura prova amministratori e tecnici.