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CR: sì voto alle Camere su unioni civili e fine lavori (6)

20.11.2014
19:03
(ACON) Trieste, 20 nov - RCM - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia fa voti affinché il Parlamento approvi al più presto la proposta di Testo unificato inerente la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, nota come "proposta Cirinnà".

A chiederlo, Lauri (SEL), Shaurli (Pd), Paviotti (Citt) e Frattolin (M5S); ad approvarlo, 28 consiglieri e la presidente Serracchiani con l'assessore Vito. Unici contro sono stati Marini (FI) e Zilli (LN), mentre Cargnelutti (NCD), Ziberna e Novelli (FI) hanno dichiarato la loro non partecipazione al voto, il primo "perché la materia è di competenza del Parlamento e non del Consiglio regionale", gli altri due perché non è stata accolta una modifica al testo che li avrebbe portati a votare astensione.

Le unioni civili riguardanti anche persone dello stesso sesso - aveva detto la Frattolin spiegando i contenuti del documento che porta per prima la sua firma - non sono ancora regolamentate dal nostro ordinamento nazionale; tale vuoto legislativo mette l'Italia nella situazione di essere uno dei pochi Paesi che ancora non ha provveduto in tal senso, sebbene anche la Corte costituzionale abbia invitato il Parlamento a provvedere.

La presidente Serracchiani ha, da ultimo, accolto un ordine del giorno a firma M5S più Lauri con cui si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo affinché sia ritirata o annullata la circolare emanata lo scorso 7 ottobre dal ministro dell'Interno, Alfano, con cui si impediscono le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero.

Con l'accoglimento, l'Aula ha concluso i suoi lavori.

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