CR: sì voto alle Camere su unioni civili e fine lavori (6)
(ACON) Trieste, 20 nov - RCM - Il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia fa voti affinché il Parlamento approvi al
più presto la proposta di Testo unificato inerente la
regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso
sesso e la disciplina delle convivenze, nota come "proposta
Cirinnà".
A chiederlo, Lauri (SEL), Shaurli (Pd), Paviotti (Citt) e
Frattolin (M5S); ad approvarlo, 28 consiglieri e la presidente
Serracchiani con l'assessore Vito. Unici contro sono stati Marini
(FI) e Zilli (LN), mentre Cargnelutti (NCD), Ziberna e Novelli
(FI) hanno dichiarato la loro non partecipazione al voto, il
primo "perché la materia è di competenza del Parlamento e non del
Consiglio regionale", gli altri due perché non è stata accolta
una modifica al testo che li avrebbe portati a votare astensione.
Le unioni civili riguardanti anche persone dello stesso sesso -
aveva detto la Frattolin spiegando i contenuti del documento che
porta per prima la sua firma - non sono ancora regolamentate dal
nostro ordinamento nazionale; tale vuoto legislativo mette
l'Italia nella situazione di essere uno dei pochi Paesi che
ancora non ha provveduto in tal senso, sebbene anche la Corte
costituzionale abbia invitato il Parlamento a provvedere.
La presidente Serracchiani ha, da ultimo, accolto un ordine del
giorno a firma M5S più Lauri con cui si chiede alla Giunta di
attivarsi presso il Governo affinché sia ritirata o annullata la
circolare emanata lo scorso 7 ottobre dal ministro dell'Interno,
Alfano, con cui si impediscono le trascrizioni dei matrimoni tra
persone dello stesso sesso celebrati all'estero.
Con l'accoglimento, l'Aula ha concluso i suoi lavori.
(immagini tv)
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