CR: Regione/EELL, relatore di minoranza Ziberna (3)
(ACON) Trieste, 24 nov - AB - Perché la Giunta e la sua
maggioranza hanno tanta fretta nel voler approvare questa mini
riforma, e trascura invece altre priorità che Forza Italia ha
reiteratamente posto all'attenzione del Consiglio e della Giunta
stessa, lavoro ed economia su tutte?
La domanda preliminare è stata posta dal vicecapogruppo forzista
Rodolfo Ziberna, relatore di minoranza, secondo il quale prima di
modificare gli assetti degli enti territoriali, ovvero di quelli
che sono in trincea nel fornire i servizi ai cittadini, la Giunta
avrebbe dovuto riflettere di più sulle misure proposte e
soprattutto avrebbe dovuto avviare un percorso attraverso il
quale "ascoltare" e non solo "sentire", per altro frettolosamente
e in modo disinteressato, i soggetti interessati.
Buon senso - così ancora Ziberna nella sua relazione - avrebbe
imposto di attendere l'evoluzione nazionale e l'adeguamento alla
legge Delrio, ma evidentemente il buon senso non alberga in
questa Giunta e nella maggioranza che la sostiene
incondizionatamente. E a sostegno di questa tesi ha portato
l'esempio della Sicilia, che dopo aver soppresso le Province e
aver creato 20 mini Province, rendendosi conto dell'errore
commesso si è data una nuova legge applicando la Delrio.
Cosa faremo - si è chiesto - quando il Governo impugnerà davanti
alla Corte costituzionale tutte le norme che confliggono con i
principi contenuti nella Delrio? È addirittura paradossale che
sia proprio Forza Italia a dover difendere la legge nazionale.
Nel merito, Ziberna ha fatto un calcolo dei costi, che
lieviteranno invece di diminuire e ha fatto alcuni esempi: nel
2012 (dati forniti dalla Regione) la spesa per i 1.259 dipendenti
a tempo indeterminato delle Province è stata di 58 milioni di
euro, mentre la Regione, per i suoi 2.680 dipendenti ha speso 180
milioni. Ciò significa, e la matematica non è un'opinione, che il
costo annuo per un dipendente della Provincia è di 45.892 euro,
quello per un dipendente della Regione è di 65.164 euro. Se
passassero alla Regione, come simulato, 600/700 dipendenti
provinciali, i costi per la Regione salirebbero di circa 10/12
milioni.
Stesso discorso vale, ad esempio, per le strade. Le Province
gestiscono 2.204 km, mentre FVG Strade 968. Le Province hanno un
costo medio annuo del personale di 40.200 euro, mentre FVG Strade
di 57.500 euro. Trasferendo la manutenzione delle strade
provinciali alla Regione, i costi lieviterebbero di 12/15
milioni, 3.6 dei quali riferiti al costo del personale.
E per quanto riguarda gli assetti politici, il fisiologico
mutamento di colore dei Comuni facenti parte delle Unioni
determinerà una naturale e prevedibile instabilità di governo.
Non va trascurata, inoltre, la funzione identitaria svolta fino a
oggi dalle Province, e a risentirne saranno soprattutto i
cittadini di lingua slovena e friulana.
Da ultima, nella sua relazione scritta Ziberna ha citato la
"questione Trieste", il fatto cioè che l'area Giuliana presenta
caratteristiche geopolitiche, etniche e demografiche tali da
rendere praticamente in quella provincia inapplicabile questo
disegno di legge senza creare inaccettabili distorsioni. Forza
Italia ritiene che il tema debba essere trattato con la
delicatezza riservata alle cose fragili e pensa che la soluzione
migliore sia di stralciare Trieste e la sua Provincia da questo
provvedimento per dedicarvi quel supplemento di analisi condivisa
che la sua storia e il suo retaggio impongono e meritano.
In subordine - ha concluso Ziberna - riteniamo che la soluzione
migliore possa essere quella di far convivere e collaborare
un'UTI composta dai 5 Comuni minori, che si convenziona con il
Comune di Trieste per l'esercizio condiviso di funzioni
individuate di volta in volta.
(segue)