SEL:Lauri,assemblee comunità linguistiche,rischi per unità Regione
(ACON)Trieste, 26 nov - COM/MPB - "La legge che stiamo
approvando ha trovato su molte questioni delicate un difficile
punto di equilibrio e, sebbene oggi non ci siano rischi per
l'unità regionale, tuttavia per il futuro essi potrebbero
manifestarsi: l'Assemblea istituita attraverso l'emendamento di
Violino è deputata non solo alla salvaguardia della lingua così
come in effetti prevede la Legge 482 ma anche alla valorizzazione
della coesione territoriale, sociale ed economica delle diverse
comunità linguistiche e questo è pericoloso.Se il contesto
politico domani dovesse mutare, questi organismi potrebbero
mirare a diventare veri e propri Organi dell'ordinamento
regionale e incubare sentimenti di divisione che potrebbero
mettere a rischio l'unità della Regione".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia
Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in Aula durante la
discussione sull'emendamento che introduce nella riforma degli
Enti Locali le assemblee delle comunità linguistiche presenti in
regione motivando così il voto contrario del Gruppo. Sinistra
Ecologia Libertà è stato infatti l'unico Gruppo a votare contro
l'emendamento Violino sottoscritto invece dai rappresentanti di
tutte le altre forze politiche presenti in Consiglio.
"Nessuno può mettere in dubbio il fatto che la sinistra di questa
regione abbia sempre considerato le comunità linguistiche una
grande ricchezza e le minoranze e le differenze come un
arricchimento della democrazia, contribuendo attivamente non solo
alla loro tutela ma anche come protagonista convinta della legge
sul friulano varata nella IX Legislatura".
"Proprio oggi Berlusconi ha definito Salvini il bomber di tutto
il centrodestra: se nei prossimi anni i desideri di Berlusconi e
un centrodestra oggi in grande difficoltà dovesse tornare a
vincere con la Lega, forza egemone anche fra i Sindaci del Friuli
Venezia Giulia, non vorremmo - conclude Lauri - che qualcuno
avesse la tentazione di chiedere che queste Assemblee
cominciassero anche ad assumere una funzione di rappresentanza
politica delle comunità linguistiche regionali".