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SEL:Lauri,assemblee comunità linguistiche,rischi per unità Regione

26.11.2014
19:30
(ACON)Trieste, 26 nov - COM/MPB - "La legge che stiamo approvando ha trovato su molte questioni delicate un difficile punto di equilibrio e, sebbene oggi non ci siano rischi per l'unità regionale, tuttavia per il futuro essi potrebbero manifestarsi: l'Assemblea istituita attraverso l'emendamento di Violino è deputata non solo alla salvaguardia della lingua così come in effetti prevede la Legge 482 ma anche alla valorizzazione della coesione territoriale, sociale ed economica delle diverse comunità linguistiche e questo è pericoloso.Se il contesto politico domani dovesse mutare, questi organismi potrebbero mirare a diventare veri e propri Organi dell'ordinamento regionale e incubare sentimenti di divisione che potrebbero mettere a rischio l'unità della Regione".

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in Aula durante la discussione sull'emendamento che introduce nella riforma degli Enti Locali le assemblee delle comunità linguistiche presenti in regione motivando così il voto contrario del Gruppo. Sinistra Ecologia Libertà è stato infatti l'unico Gruppo a votare contro l'emendamento Violino sottoscritto invece dai rappresentanti di tutte le altre forze politiche presenti in Consiglio.

"Nessuno può mettere in dubbio il fatto che la sinistra di questa regione abbia sempre considerato le comunità linguistiche una grande ricchezza e le minoranze e le differenze come un arricchimento della democrazia, contribuendo attivamente non solo alla loro tutela ma anche come protagonista convinta della legge sul friulano varata nella IX Legislatura".

"Proprio oggi Berlusconi ha definito Salvini il bomber di tutto il centrodestra: se nei prossimi anni i desideri di Berlusconi e un centrodestra oggi in grande difficoltà dovesse tornare a vincere con la Lega, forza egemone anche fra i Sindaci del Friuli Venezia Giulia, non vorremmo - conclude Lauri - che qualcuno avesse la tentazione di chiedere che queste Assemblee cominciassero anche ad assumere una funzione di rappresentanza politica delle comunità linguistiche regionali".