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Citt: Edera, strutture alpine patrimonio da tutelare e valorizzare

27.11.2014
11:35
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore Sergio Bolzonello all'interrogazione presentata dal consigliere regionale Emiliano Edera (Cittadini) sulla mancanza del regolamento di esecuzione della legge 22 del 2012 sulla valorizzazione delle strutture alpine regionali e, in particolare, sulla manutenzione dei sentieri alpini per una loro percorribilità in sicurezza.

"In fase di applicazione della norma e durante la stesura dei regolamenti - ha spiegato in una nota l'assessore - sono emerse difficoltà interpretative e procedurali che hanno determinato la necessaria riscrittura della norma in questione. Il nuovo impianto normativo sarà portato prossimamente all'attenzione della Giunta, poi a quella del Consiglio e solo in seguito alla sua approvazione, che andrà sostanzialmente a rimuovere gli elementi ostativi di carattere procedurale emersi, sarà possibile adottare i nuovi regolamenti. Tuttavia, per assicurare la necessaria continuità alle attività svolte dalla delegazione regionale del Club alpino italiano (CAI), è stato comunque garantito il finanziamento di 100.000 euro a supporto del programma attività del 2014. Inoltre, nell'agosto scorso, con l'assestamento del bilancio abbiamo assicurato al CAI un ulteriore finanziamento di 60.000 euro finalizzato proprio alla realizzazione di interventi straordinari di manutenzione e ripristino dei sentieri alpini regionali. In nostri uffici - ha concluso l'assessore - d'intesa con i rappresentanti del CAI stanno lavorando affinché la situazione venga normalizzata nel primo semestre del 2015 con l'approvazione in Aula di norme che troveranno certamente adeguata copertura finanziaria nella prossima legge di assestamento".

Precisazioni e impegni, quelli comunicati dall'assessore Bolzonello, che hanno risposto alla richiesta di chiarimento del consigliere Edera.

Il rappresentate dei civici si è dichiarato "soddisfatto per la soluzione prospettata al problema e, soprattutto, per il sostegno garantito al CAI, che attraverso i suoi volontari svolge un prezioso lavoro a servizio dell'intera comunità. Le strutture alpine regionali sono un patrimonio che va tutelato e valorizzato, mettendo a disposizione del CAI gli strumenti e i fondi necessari a garantire prima fra tutti la messa in sicurezza".