I Comm: ddl Finanziaria 2015, articolo 10 (4)
(ACON) Trieste, 27 nov - RCM - L'articolo 10 (sussidiarietà e
devoluzione) della prossima Finanziaria regionale quantifica le
risorse complessive spettanti agli Enti locali nel 2015.
Le misure contenute in questo articolo rappresentano una delle
leve di accompagnamento della riforma complessiva del Sistema
delle Autonomie locali, anticipando alcune novità contenute nella
riforma della finanza locale. La maggior parte di tali risorse
deriva dalla compartecipazione degli enti locali (i cosiddetti
decimini) ai proventi dei tributi erariali riscossi nel
territorio regionale. L'ammontare dei decimini quantificato per
il 2015 è destinato principalmente al finanziamento del Fondo
ordinario delle Province e dei Comuni. Tale Fondo, per la prima
volta ingloba in uno stesso stanziamento le assegnazioni che
nelle Finanziarie degli scorsi anni venivano stanziate su fondi
distinti (trasferimento ordinario e istituzione comparto unico).
Questa novità é finalizzata ad anticipare una parte della riforma
della finanza locale, che troverà collocazione nel disegno di
legge dedicato.
Un'ulteriore novità, collegata al trasferimento ordinario
unitario spettante ai Comuni, è l'assegnazione delle risorse in
due quote: la prima, corrispondente al 70% dello stanziamento, a
favore di tutti i Comuni; la seconda, corrispondente al 30% dello
stanziamento, da assegnare unicamente ai Comuni che entreranno a
far parte di un Unione territoriale intercomunale.
Anche il trasferimento ordinario spettante alle Comunità montane
risulta quantificato in modo unitario, in quanto comprende anche
le risorse connesse all'istituzione del comparto unico. La
tempistica di erogazione di tale trasferimento è coerente con la
previsione della loro soppressione, nella seconda metà dell'anno
2015, per effetto della costituzione delle Unioni territoriali
intercomunali. Per assicurare la copertura degli oneri connessi
all'istituzione del comparto si conserva, tuttavia, una
disposizione specifica per la sola Comunità collinare del Friuli.
Come nelle Finanziarie degli anni scorsi, si prevede un Fondo a
favore dei Comuni fino a 5.000 abitanti che sostengono oneri per
personale proveniente dall'ente ferrovie dello Stato, e un Fondo
per i Comuni fino a 10.000 abitanti che sostengono oneri per
aspettative sindacali retribuite.
Invece, novità collegata al disegno di legge per il riordino del
sistema delle autonomie locali è la costituzione di un Fondo
straordinario a favore delle Unioni istituite ai sensi della
legge regionale 1/2006 e ancora esistenti nell'anno 2015. La
finalità di questo stanziamento deriva dalla necessità
transitoria di sostenere l'attività di questi enti sovracomunali
fino alla costituzione delle Unioni territoriali intercomunali.
Sempre a valere sui decimini, è lo stanziamento previsto per il
concorso regionale agli oneri per le penalità connesse
all'estinzione anticipata del debito degli enti locali. Viene
inoltre finanziato, con risorse regionali aggiuntive rispetto ai
decimini, il minor gettito derivante dall'abrogazione
dell'addizionale comunale e provinciale sul consumo di energia
elettrica. È infine disciplinato, analogamente alla finanziaria
2014, il Fondo perequativo a favore dei Comuni che presentano un
minor gettito IMU 2014.
(segue)