M5S: Frattolin, lavori sul Varma con programmazione superficiale
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - "È assurdo che i lavori di
messa in sicurezza della viabilità sulla SR 251 siano stati
programmati ed eseguiti nei mesi a maggior rischio di esondazioni
del Varma. Parlare poi di somma urgenza a salvaguardia della
pubblica incolumità, come ha fatto mercoledì l'assessore
regionale Santoro, è offensivo per tutti i cittadini della
Valcellina. È da almeno 15 anni anni che il torrente esonda".
La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale,
Eleonora Frattolin, contesta le modalità con cui si sta operando
per risolvere un problema che si ripresenta puntualmente da molto
tempo.
"Nella programmazione dei lavori non era difficile tenere in
considerazione il fatto che in autunno le precipitazioni siano
più abbondanti e che, di conseguenza, aumenti anche il rischio di
esondazioni - attacca Frattolin. L'esempio concreto di questa
superficialità è rappresentato dall'aver intrapreso i lavori di
sghiaiamento solo a seguito di uno stato di allerta proclamato in
ottobre, arrivando al 5 novembre, periodo di puntuale piena
stagionale, con i lavori straordinari in pieno corso. L'ondata di
piena non solo ha finito per livellare il materiale inerte e
coperto il canalone artificiale creato dalle ruspe, vanificando i
lavori e i 300.000 euro stanziati per realizzarli in tutta
fretta, ma non è stata minimamente bloccata nella sua opera di
allagamento. Il Varma si è mangiato di nuovo la strada, spazzando
via anche il cantiere", ricorda la portavoce M5S.
"Adesso saranno necessari ulteriori interventi di sghiaiamento,
con un aggravio dei costi e dell'impatto ambientale dovuto al
traffico pesante dei camion utilizzati per il trasposto del
materiale inerte - attacca Frattolin. Ai quali si andranno ad
aggiungere anche quelli del secondo cantiere: il 18 novembre
scorso sono iniziati infatti i lavori per la sopraelevazione
della strada con la realizzazione di un nuovo ponte di 40 metri".
"Un'opera provvisoria - altra perla della Giunta Serracchiani -
che dovrebbe garantire la viabilità per 5, massimo 7 anni. Tempo
necessario per studiare una soluzione definitiva. E allora - si
chiede in conclusione Eleonora Frattolin - non era meglio puntare
subito sullo sghiaiamento del greto del Cellina, lavorando
soprattutto nei periodi dell'anno meno piovosi? In questo modo
saremmo andati più rapidamente verso una soluzione definitiva del
problema, risparmiando, fatto non trascurabile di questi tempi,
milioni di euro".