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M5S: Frattolin, lavori sul Varma con programmazione superficiale

27.11.2014
20:07
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - "È assurdo che i lavori di messa in sicurezza della viabilità sulla SR 251 siano stati programmati ed eseguiti nei mesi a maggior rischio di esondazioni del Varma. Parlare poi di somma urgenza a salvaguardia della pubblica incolumità, come ha fatto mercoledì l'assessore regionale Santoro, è offensivo per tutti i cittadini della Valcellina. È da almeno 15 anni anni che il torrente esonda".

La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Eleonora Frattolin, contesta le modalità con cui si sta operando per risolvere un problema che si ripresenta puntualmente da molto tempo.

"Nella programmazione dei lavori non era difficile tenere in considerazione il fatto che in autunno le precipitazioni siano più abbondanti e che, di conseguenza, aumenti anche il rischio di esondazioni - attacca Frattolin. L'esempio concreto di questa superficialità è rappresentato dall'aver intrapreso i lavori di sghiaiamento solo a seguito di uno stato di allerta proclamato in ottobre, arrivando al 5 novembre, periodo di puntuale piena stagionale, con i lavori straordinari in pieno corso. L'ondata di piena non solo ha finito per livellare il materiale inerte e coperto il canalone artificiale creato dalle ruspe, vanificando i lavori e i 300.000 euro stanziati per realizzarli in tutta fretta, ma non è stata minimamente bloccata nella sua opera di allagamento. Il Varma si è mangiato di nuovo la strada, spazzando via anche il cantiere", ricorda la portavoce M5S.

"Adesso saranno necessari ulteriori interventi di sghiaiamento, con un aggravio dei costi e dell'impatto ambientale dovuto al traffico pesante dei camion utilizzati per il trasposto del materiale inerte - attacca Frattolin. Ai quali si andranno ad aggiungere anche quelli del secondo cantiere: il 18 novembre scorso sono iniziati infatti i lavori per la sopraelevazione della strada con la realizzazione di un nuovo ponte di 40 metri".

"Un'opera provvisoria - altra perla della Giunta Serracchiani - che dovrebbe garantire la viabilità per 5, massimo 7 anni. Tempo necessario per studiare una soluzione definitiva. E allora - si chiede in conclusione Eleonora Frattolin - non era meglio puntare subito sullo sghiaiamento del greto del Cellina, lavorando soprattutto nei periodi dell'anno meno piovosi? In questo modo saremmo andati più rapidamente verso una soluzione definitiva del problema, risparmiando, fatto non trascurabile di questi tempi, milioni di euro".