FI: Ziberna, controlli anche italiani a centrale nucleare Krsko
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/AB - "Da trent'anni la vita della
centrale nucleare di Krsko è costellata di incidenti, più o meno
gravi, mentre il Governo sloveno rimane sempre reticente sulle
sue reali condizioni di rischio. Ultimi, ma solo in ordine di
tempo, sono i non meglio precisati danni di natura meccanica ad
alcune barre di carburante nucleare contenute in tre elementi di
combustibile del reattore, durante i lavori di manutenzione
nell'ottobre dello scorso anno, considerato da John H. Large, fra
i massimi esperti mondiali di tecnologia nucleare, un problema
molto serio".
Così si è espresso il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna nel dare notizia di aver presentato una
mozione a firma lunga, sottoscritta da ben sedici consiglieri
regionali di opposizione.
"Non posso che rappresentare la preoccupazione della nostra
popolazione per la vicinanza della centrale di Krsko (139 km da
Trieste e km 146 da Gorizia), anche perchè uno studio svolto
dall'Istituto francese sulla sicurezza nucleare, commissionato e
subito secretato proprio dalla società che gestisce la centrale,
in funzione del progetto di raddoppio della medesima, avrebbe
evidenziato, secondo quanto riportato dalla stampa, un elevato
rischio sismico nella zona di Krsko, perciò con parere contrario
all'insediamento di una nuova centrale adiacente. Ecco perché ci
preoccupa il forte movimento tellurico del 22 aprile scorso con
epicentro a 150 chilometri dalla centrale di Krsko, sulle cui
conseguenze che la centrale ha subito o che avrebbe potuto subire
le autorità slovene nuovamente non hanno voluto fornire
informazioni. Ciò ci preoccupa ancor di più se si considera che
da tempo esiste il progetto - inserito anche, nel 2011, nel Piano
energetico della Repubblica di Slovenia - di costruire accanto
all'esistente centrale da 690 MW (entrata in funzione nel 1983),
una nuova da 1.600 MW".
Ecco le ragioni per cui ho presentato, assieme ad altri quindici
colleghi dell'opposizione, una mozione al Consiglio regionale,
che mi auguro possa essere discussa al più presto, con cui si
impegna la Giunta regionale a farsi parte attiva, nei confronti
delle autorità nazionali e slovene, per pretendere una presenza
qualificata anche di esperti italiani nel Comitato scientifico (o
soggetto analogo) della centrale di Krsko, in grado di valutare
il rischio della centrale attraverso l'acquisizione, presso
l'ente gestore e presso istituti scientifici, di ogni
informazione utile, anche da condividere con la popolazione della
nostra regione affinché possa assumere piena consapevolezza della
reale situazione e degli eventuali rischi che essa corre".
Oltre a Ziberna,hanno sottoscritto la mozione i consiglieri
regionali di opposizione Riccardi, Novelli, De Anna, Marini,
Ciriani, Piccin, Violino, Zilli, Tondo, Santarossa, Dipiazza,
Sibau, Revelant, Colautti, Cargnelutti.