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I Comm: ddl Finanziaria 2015, dibattito generale (1)

01.12.2014
13:35
(ACON) Trieste, 1 dic - RCM - Quattro le giornate dedicate, da calendario, alla discussione e all'approvazione del disegno di legge n. 72, ovvero della Finanziaria 2015, da parte della I Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd) e integrata dai presidenti delle altre Commissioni permanenti del Consiglio regionale, presente l'assessore Francesco Peroni.

E così la prima parte della seduta odierna è stata dedicata alle domande tecniche, oltre a qualche riflessione politica, da parte dei consiglieri. Ma se Elena Bianchi (M5S) si è limitata a chiedere precisazioni sulle somme del bilancio causa discrepanze tra quanto si legge e quanto risulta dai suoi calcoli, Renzo Tondo (AR) ha lanciato da subito quello che, per tutta la mattina, è stato il leit motiv della Finanziaria 2015: "Non ha anima". Per l'ex presidente della Regione, doveva puntare di più su famiglia e lavoro, e doveva avere un piglio diverso non avendo l'alibi del condizionamento delle decisioni della vecchia maggioranza di centrodestra. Fatela shock - ha detto Tondo - con l'abbattimento dell'Irap; se l'Irap non è nella vostra cultura allora fate altro, ma date segnali concreti ai cittadini.

Più specifiche le richieste di Riccardo Riccardi (FI): a quanto ammonta la quota stimata del taglio previsto dalla legge di stabilità; che cifra la Giunta intende perfezionare per le Aziende sanitarie nel riparto territorio-ospedale; quanto si risparmierà già nel 2015 con la riforma degli Enti locali; quale il contributo per la terza corsia della A4; quanti i soldi destinati al sistema della protezione sociale.

Accusa, da parte di Paride Cargnelutti (NCD), di distribuire contributi a tutti, ovvero a chi sa meglio chiedere piuttosto che a chi ne ha più bisogno. Poi ha chiesto se, in sede di bilancio, si deve tener conto degli ex consiglieri che rivogliono i contributi che hanno versato nel corso della loro legislatura. E ha suggerito il recupero della vecchia sede di rappresentanza della Regione a Udine, in via San Francesco, per l'accesso dei consiglieri regionali invece di lasciarla in abbandono come è oggi.

Per il resto, da parte dei consiglieri di maggioranza, si sia trattato dei democratici Mauro Travanut, Enzo Marsilio, Vittorino Boem o Franco Codega, piuttosto che Pietro Paviotti dei Cittadini e Giulio Lauri di SEL, hanno tutti risposto a Tondo che la Finanziaroa 2015 un'anima ce l'ha e si trova da un lato nelle riforme già fatte (cultura, sanità, autonomie locali), con i frutti che ora si attende di raccogliere, e dall'altro in quelle che si stanno per fare (attività produttive, finanza pubblica).

Se poste puntuali ci sono - ha poi detto Travanut - vanno a concludere vicende pregresse. L'importante è liberare risorse - così Marsilio. Ci sono numerosi investimenti nuovi, e soprattutto si liberano le 3.000 opere ferme presso i Comuni - ha aggiunto Boem. Le riforme già fatte - ha spiegato Codega - significano anche saper prevedere la riallocazione delle risorse. Il Patto Serracchiani-Padoan ha portato più capacità di spesa, perché avere più risorse non basta se non c'è spazio di manovra, perciò con questa Finanziaria si apre agli investimenti - ha detto Paviotti, e dopo di lui Lauri, che ha citato gli interventi per Electrolux e Ferriera di Servola, per le infrastrutture ferroviarie ma anche portuali, senza escludere sforzi per il settore socio-sanitario.

Anche l'assessore Peroni ha, ovviamente, respinto al mittente l'accusa di una manovra evanescente. Se il quadro economico è migliore - ha sottolineato - non è casuale, ma frutto di accordi con lo Stato, nonchè di un lavoro non visibile e ingrato di riordino quotidiano della macchina pubblica che ha dato frutti per milioni e milioni di euro in più. Ventisette milioni per le attività economiche, che si traducono anche in fiscalità di vantaggio, non mi pare significhino restare nella pigrizia dell'esistente. Quanto alla sede udinese, la Regione è consapevole di dover valorizzare di più i propri immobili e riportare al centro la sede di via San Francesco, ma è un tema da assestamento di bilancio più che da Finanziaria per via dei tempi.

La Commissione inizierà l'esame puntuale degli articoli a partire dalle 14.30.

(immagini tv)

(segue)