I Comm: ddl Finanziaria 2015, dibattito generale (1)
(ACON) Trieste, 1 dic - RCM - Quattro le giornate dedicate, da
calendario, alla discussione e all'approvazione del disegno di
legge n. 72, ovvero della Finanziaria 2015, da parte della I
Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd) e integrata
dai presidenti delle altre Commissioni permanenti del Consiglio
regionale, presente l'assessore Francesco Peroni.
E così la prima parte della seduta odierna è stata dedicata alle
domande tecniche, oltre a qualche riflessione politica, da parte
dei consiglieri. Ma se Elena Bianchi (M5S) si è limitata a
chiedere precisazioni sulle somme del bilancio causa discrepanze
tra quanto si legge e quanto risulta dai suoi calcoli, Renzo
Tondo (AR) ha lanciato da subito quello che, per tutta la
mattina, è stato il leit motiv della Finanziaria 2015: "Non ha
anima". Per l'ex presidente della Regione, doveva puntare di più
su famiglia e lavoro, e doveva avere un piglio diverso non avendo
l'alibi del condizionamento delle decisioni della vecchia
maggioranza di centrodestra. Fatela shock - ha detto Tondo - con
l'abbattimento dell'Irap; se l'Irap non è nella vostra cultura
allora fate altro, ma date segnali concreti ai cittadini.
Più specifiche le richieste di Riccardo Riccardi (FI): a quanto
ammonta la quota stimata del taglio previsto dalla legge di
stabilità; che cifra la Giunta intende perfezionare per le
Aziende sanitarie nel riparto territorio-ospedale; quanto si
risparmierà già nel 2015 con la riforma degli Enti locali; quale
il contributo per la terza corsia della A4; quanti i soldi
destinati al sistema della protezione sociale.
Accusa, da parte di Paride Cargnelutti (NCD), di distribuire
contributi a tutti, ovvero a chi sa meglio chiedere piuttosto che
a chi ne ha più bisogno. Poi ha chiesto se, in sede di bilancio,
si deve tener conto degli ex consiglieri che rivogliono i
contributi che hanno versato nel corso della loro legislatura. E
ha suggerito il recupero della vecchia sede di rappresentanza
della Regione a Udine, in via San Francesco, per l'accesso dei
consiglieri regionali invece di lasciarla in abbandono come è
oggi.
Per il resto, da parte dei consiglieri di maggioranza, si sia
trattato dei democratici Mauro Travanut, Enzo Marsilio, Vittorino
Boem o Franco Codega, piuttosto che Pietro Paviotti dei Cittadini
e Giulio Lauri di SEL, hanno tutti risposto a Tondo che la
Finanziaroa 2015 un'anima ce l'ha e si trova da un lato nelle
riforme già fatte (cultura, sanità, autonomie locali), con i
frutti che ora si attende di raccogliere, e dall'altro in quelle
che si stanno per fare (attività produttive, finanza pubblica).
Se poste puntuali ci sono - ha poi detto Travanut - vanno a
concludere vicende pregresse. L'importante è liberare risorse -
così Marsilio. Ci sono numerosi investimenti nuovi, e soprattutto
si liberano le 3.000 opere ferme presso i Comuni - ha aggiunto
Boem. Le riforme già fatte - ha spiegato Codega - significano
anche saper prevedere la riallocazione delle risorse. Il Patto
Serracchiani-Padoan ha portato più capacità di spesa, perché
avere più risorse non basta se non c'è spazio di manovra, perciò
con questa Finanziaria si apre agli investimenti - ha detto
Paviotti, e dopo di lui Lauri, che ha citato gli interventi per
Electrolux e Ferriera di Servola, per le infrastrutture
ferroviarie ma anche portuali, senza escludere sforzi per il
settore socio-sanitario.
Anche l'assessore Peroni ha, ovviamente, respinto al mittente
l'accusa di una manovra evanescente. Se il quadro economico è
migliore - ha sottolineato - non è casuale, ma frutto di accordi
con lo Stato, nonchè di un lavoro non visibile e ingrato di
riordino quotidiano della macchina pubblica che ha dato frutti
per milioni e milioni di euro in più. Ventisette milioni per le
attività economiche, che si traducono anche in fiscalità di
vantaggio, non mi pare significhino restare nella pigrizia
dell'esistente. Quanto alla sede udinese, la Regione è
consapevole di dover valorizzare di più i propri immobili e
riportare al centro la sede di via San Francesco, ma è un tema da
assestamento di bilancio più che da Finanziaria per via dei
tempi.
La Commissione inizierà l'esame puntuale degli articoli a partire
dalle 14.30.
(immagini tv)
(segue)