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Pd: Rotelli, sanità, ospedali sicuri, centrodestra ostacola riforma

04.12.2014
19:19
(ACON)Trieste, 4 dic - COM/MPB - "I presidi ospedalieri della Regione sono strutture sicure. Ogni dichiarazione contraria è irresponsabile perché genera inutile allarme nella popolazione ed è chiaramente dettata dalla volontà di ostacolare e rallentare una riforma sanitaria che rivoluzionerà il sistema portando i servizi sul territorio".

Interviene così il presidente della III commissione Sanità, Franco Rotelli (Pd), sul dibattito che si è sviluppato questa mattina, in merito alla situazione della sicurezza antisismica delle strutture ospedaliere della regione.

"Il tema della sicurezza antisismica - chiarisce Rotelli - è un falso problema sollevato strumentalmente dal centrodestra, in quanto siamo in presenza di una normativa in continua evoluzione che la Regione, partecipando anche ai tavoli tecnici ministeriali, sta costantemente monitorando.

"Poi - continua l'esponente del Pd - sentire Riccardi che chiede lumi su fatti risalenti al 2010 (anno in cui è stata pubblicata la nuova normativa nazionale in materia), quando era membro della giunta Tondo, evidenzia come i problemi che oggi solleva allora non li ha affrontati. Da quando si è insediato il centrosinistra, invece, tutta una serie di questioni dimenticate sono finalmente state prese in carico e man mano risolte".

Per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Gemona, continua Rotelli, "non solo non verrà chiuso come si vuol far credere, ma avrà un ruolo strategico nella riorganizzazione della sanità di quel territorio". In particolare, evidenzia il direttore centrale Salute, Adriano Marcolongo "allo stato attuale sarebbe necessario un intervento superiore ai 40 milioni di euro per adeguare la struttura alle attuali norme antisismiche e di prevenzione incendi, come risulta da progetto preliminare elaborato dall'azienda". Infine, fa sapere Marcolongo, "è ampiamente condiviso, anche all'interno del gruppo tecnico 'sismica e antincendio' della commissione ministeriale della Salute, cui la Regione partecipa attivamente, che gli aggiornamenti normativi devono essere progressivamente recepiti nell'arco di un congruo periodo di tempo e che, tuttavia, essi non possono di per sé mettere in discussione l'agibilità e la sicurezza delle strutture esistenti".