Pd: Rotelli, sanità, ospedali sicuri, centrodestra ostacola riforma
(ACON)Trieste, 4 dic - COM/MPB - "I presidi ospedalieri della
Regione sono strutture sicure. Ogni dichiarazione contraria è
irresponsabile perché genera inutile allarme nella popolazione ed
è chiaramente dettata dalla volontà di ostacolare e rallentare
una riforma sanitaria che rivoluzionerà il sistema portando i
servizi sul territorio".
Interviene così il presidente della III commissione Sanità,
Franco Rotelli (Pd), sul dibattito che si è sviluppato questa
mattina, in merito alla situazione della sicurezza antisismica
delle strutture ospedaliere della regione.
"Il tema della sicurezza antisismica - chiarisce Rotelli - è un
falso problema sollevato strumentalmente dal centrodestra, in
quanto siamo in presenza di una normativa in continua evoluzione
che la Regione, partecipando anche ai tavoli tecnici
ministeriali, sta costantemente monitorando.
"Poi - continua l'esponente del Pd - sentire Riccardi che chiede
lumi su fatti risalenti al 2010 (anno in cui è stata pubblicata
la nuova normativa nazionale in materia), quando era membro della
giunta Tondo, evidenzia come i problemi che oggi solleva allora
non li ha affrontati. Da quando si è insediato il centrosinistra,
invece, tutta una serie di questioni dimenticate sono finalmente
state prese in carico e man mano risolte".
Per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Gemona, continua
Rotelli, "non solo non verrà chiuso come si vuol far credere, ma
avrà un ruolo strategico nella riorganizzazione della sanità di
quel territorio". In particolare, evidenzia il direttore centrale
Salute, Adriano Marcolongo "allo stato attuale sarebbe necessario
un intervento superiore ai 40 milioni di euro per adeguare la
struttura alle attuali norme antisismiche e di prevenzione
incendi, come risulta da progetto preliminare elaborato
dall'azienda". Infine, fa sapere Marcolongo, "è ampiamente
condiviso, anche all'interno del gruppo tecnico 'sismica e
antincendio' della commissione ministeriale della Salute, cui la
Regione partecipa attivamente, che gli aggiornamenti normativi
devono essere progressivamente recepiti nell'arco di un congruo
periodo di tempo e che, tuttavia, essi non possono di per sé
mettere in discussione l'agibilità e la sicurezza delle strutture
esistenti".