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Pd: Shaurli su scelte in Finanziaria 2015

16.12.2014
19:04
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/AB - "Da questa Finanziaria si può partire per il rilancio di questa regione. È chiaro che da sola non basta, ma finalmente segna un più dal punto di vista economico e si inserisce pienamente in un percorso che abbiamo avviato un anno e mezzo fa".

Interviene così, nel dibattito sulla legge finanziaria, il capogruppo Pd in Consiglio regionale Cristiano Shaurli. Una Finanziaria "che potrei definire di centrosinistra, in una retorica quasi identitaria, di cui sono orgoglioso rispetto alle scelte. Perché, recuperando risorse, mette in sicurezza questa regione e non si accontenta di riempire capitoli, ma dà segnali di speranza, di ottimismo rispetto ai soggetti e ai settori più deboli in questo momento. Al contempo, per risorse e per il percorso fatto e da fare, ci permette di guardare a tutti i soggetti coinvolti, dai sindaci, alle imprese, alle parti sociali di chiedere davvero un nuovo patto per la coesione sociale e soprattutto per lo sviluppo di questa regione".

E ancora, ha continuato il capogruppo Pd "abbiamo messo in sicurezza gli strumenti che dovevano intervenire nel settore economico, si pensi a Mediocredito e Friulia. Abbiamo fatto una manovra extragettito da oltre 40 milioni solo su quel settore. Abbiamo destinato quasi 200 milioni in questo anno e mezzo al sistema economico e imprenditoriale di questa regione. Ai sindaci abbiamo dimostrato non solo l'assenza di tagli, ma anche la capacità di darsi nuovi strumenti per superare il patto di stabilità, che anche se non condividiamo è ormai un problema che anche loro devono imparare a superare e a condividere".

"Credo che questo Consiglio stia facendo la sua parte anche sulle poste di bilancio riferite all'apparato regionale, con i 20 milioni non facili che sono stati trovati sulle razionalizzazioni". Sociale. "È incredibile che qui si venga a proporre il reddito di cittadinanza mentre in altre regioni stanno decidendo dove tagliare di meno rispetto ai loro strumenti di protezione sociale. Rivendico, invece, 50 milioni tra interventi di protezione al reddito e la partita che riguarderà il piano di sviluppo industriale e manifatturiero. Il bonus bebè non si è mai dimostrato un ottimo strumento per la natalità, il sostegno alle famiglie va dato con interventi di integrazione al reddito seguendo esempi come quelli del Trentino Alto Adige, dove le istituzioni intervengono su tutti quei settori che possono aiutare le famiglie nella vita quotidiana come trasporti, mense, rette".

Scuole. "Per quanto riguarda le scuole paritarie siamo l'unica regione che anticipa gli otto milioni dello Stato. Tra una posta e l'altra, in questo settore ci sono 2,5 milioni, ma credo che, fatta salva la liberà di scelta, bisogna dire con chiarezza che la nostra priorità debba andare all'eccellenza delle nostre scuole pubbliche".

Sanità. "Si tratta di una riforma a costo zero che mette da subito in sicurezza la sanità e la protezione sociale e ci aggiungiamo i 5 milioni per i ticket sanitari in modo da dare una risposta immediata ai nostri cittadini".

Enti locali. "È stato fin troppo banalizzato un dato importante: si mantiene la copertura. Non solo abbiamo confermato il trasferimento ordinario, ma abbiamo messo anche i 35 milioni per l'addizionale sull'energia elettrica, 2 milioni per coprire le penalità della chiusura dei mutui e che in 6 mesi, se andassero usati, avremmo una diminuzione dell'indebitamento del sistema della Autonomie locali complessivo di oltre 30 milioni, perché le penalizzazione per le chiusure dei mutui, per il 95 per cento le copre la Regione. E ancora un milione per anticipare la progettazione, 1,7 milioni per la sicurezza, anche attraverso convenzioni con le forze dell'ordine e con i nostri Comuni, e inoltre più di 4 milioni per il fondo montagna".

Imprese. "Per le imprese ci sono non solo i 27 milioni che dovremmo andare a destinare attraverso il piano di sviluppo, ma quasi 20 milioni sull'edilizia nel complessivo e, a diverso titolo, 30 milioni per l'edilizia scolastica, quindi dei segnali assolutamente importanti".

Istruzione e lavoro. "Abbiamo continuato l'investimento per la crescita che si coniuga con il lavoro che abbiamo avviato sia con la riforma dei centri per l'impiego, sia con il progetto Pipol. E anche per le scelte degli ammortizzatori sociali e i 4 milioni sui lavori socialmente utili".