Pd: Shaurli su scelte in Finanziaria 2015
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/AB - "Da questa Finanziaria si può
partire per il rilancio di questa regione. È chiaro che da sola
non basta, ma finalmente segna un più dal punto di vista
economico e si inserisce pienamente in un percorso che abbiamo
avviato un anno e mezzo fa".
Interviene così, nel dibattito sulla legge finanziaria, il
capogruppo Pd in Consiglio regionale Cristiano Shaurli. Una
Finanziaria "che potrei definire di centrosinistra, in una
retorica quasi identitaria, di cui sono orgoglioso rispetto alle
scelte. Perché, recuperando risorse, mette in sicurezza questa
regione e non si accontenta di riempire capitoli, ma dà segnali
di speranza, di ottimismo rispetto ai soggetti e ai settori più
deboli in questo momento. Al contempo, per risorse e per il
percorso fatto e da fare, ci permette di guardare a tutti i
soggetti coinvolti, dai sindaci, alle imprese, alle parti sociali
di chiedere davvero un nuovo patto per la coesione sociale e
soprattutto per lo sviluppo di questa regione".
E ancora, ha continuato il capogruppo Pd "abbiamo messo in
sicurezza gli strumenti che dovevano intervenire nel settore
economico, si pensi a Mediocredito e Friulia. Abbiamo fatto una
manovra extragettito da oltre 40 milioni solo su quel settore.
Abbiamo destinato quasi 200 milioni in questo anno e mezzo al
sistema economico e imprenditoriale di questa regione. Ai sindaci
abbiamo dimostrato non solo l'assenza di tagli, ma anche la
capacità di darsi nuovi strumenti per superare il patto di
stabilità, che anche se non condividiamo è ormai un problema che
anche loro devono imparare a superare e a condividere".
"Credo che questo Consiglio stia facendo la sua parte anche sulle
poste di bilancio riferite all'apparato regionale, con i 20
milioni non facili che sono stati trovati sulle
razionalizzazioni".
Sociale. "È incredibile che qui si venga a proporre il reddito di
cittadinanza mentre in altre regioni stanno decidendo dove
tagliare di meno rispetto ai loro strumenti di protezione
sociale. Rivendico, invece, 50 milioni tra interventi di
protezione al reddito e la partita che riguarderà il piano di
sviluppo industriale e manifatturiero. Il bonus bebè non si è mai
dimostrato un ottimo strumento per la natalità, il sostegno alle
famiglie va dato con interventi di integrazione al reddito
seguendo esempi come quelli del Trentino Alto Adige, dove le
istituzioni intervengono su tutti quei settori che possono
aiutare le famiglie nella vita quotidiana come trasporti, mense,
rette".
Scuole. "Per quanto riguarda le scuole paritarie siamo l'unica
regione che anticipa gli otto milioni dello Stato. Tra una posta
e l'altra, in questo settore ci sono 2,5 milioni, ma credo che,
fatta salva la liberà di scelta, bisogna dire con chiarezza che
la nostra priorità debba andare all'eccellenza delle nostre
scuole pubbliche".
Sanità. "Si tratta di una riforma a costo zero che mette da
subito in sicurezza la sanità e la protezione sociale e ci
aggiungiamo i 5 milioni per i ticket sanitari in modo da dare una
risposta immediata ai nostri cittadini".
Enti locali. "È stato fin troppo banalizzato un dato importante:
si mantiene la copertura. Non solo abbiamo confermato il
trasferimento ordinario, ma abbiamo messo anche i 35 milioni per
l'addizionale sull'energia elettrica, 2 milioni per coprire le
penalità della chiusura dei mutui e che in 6 mesi, se andassero
usati, avremmo una diminuzione dell'indebitamento del sistema
della Autonomie locali complessivo di oltre 30 milioni, perché le
penalizzazione per le chiusure dei mutui, per il 95 per cento le
copre la Regione. E ancora un milione per anticipare la
progettazione, 1,7 milioni per la sicurezza, anche attraverso
convenzioni con le forze dell'ordine e con i nostri Comuni, e
inoltre più di 4 milioni per il fondo montagna".
Imprese. "Per le imprese ci sono non solo i 27 milioni che
dovremmo andare a destinare attraverso il piano di sviluppo, ma
quasi 20 milioni sull'edilizia nel complessivo e, a diverso
titolo, 30 milioni per l'edilizia scolastica, quindi dei segnali
assolutamente importanti".
Istruzione e lavoro. "Abbiamo continuato l'investimento per la
crescita che si coniuga con il lavoro che abbiamo avviato sia con
la riforma dei centri per l'impiego, sia con il progetto Pipol. E
anche per le scelte degli ammortizzatori sociali e i 4 milioni
sui lavori socialmente utili".