M5S: Bianchi, no a rimborso forfettario a consiglieri e assessori
(ACON) Trieste, 18 dic - COM/RCM - "Alcuni organi di stampa
hanno preso un granchio. Il MoVimento 5 Stelle, come è ovvio, ha
espresso un voto contrario agli emendamenti che hanno annullato
il taglio del rimborso spese forfettario ai consiglieri e
assessori in caso di assenza per malattia o di missione per conto
della Regione. Emendamenti approvati - con gioia - da tutti i
partiti tranne M5S. Basta dare un'occhiata al verbale della
seduta del Consiglio regionale del 24 luglio scorso".
A mettere i puntini sulle "i" è la portavoce del MoVimento 5
Stelle in Consiglio regionale Elena Bianchi, che così prosegue:
"Un primo emendamento è stato presentato da Cargnelutti (NCD),
Riccardi (FI), Colautti (NCD), Tondo (AR), Paviotti (Citt) e
Shaurli (Pd), mentre il successivo subemendamento è stato firmato
da Ciriani (FdI/AN). Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Grazie a questi avveduti politici di professione, tutti i
consiglieri regionali non solo possono ottenere il rimborso
forfettario - esentasse - quando stanno a casa per malattia, ma
addirittura, quando sono assenti per impegni istituzionali,
riescono a fare "bingo", intascando sia il rimborso forfettario -
sempre esentasse - che il rimborso delle spese di missione già
approvato".
"La cosa triste - aggiunge Cristian Sergo, sempre dei
pentastellati - è che mentre il Consiglio approvava questa norma,
allo stesso tempo noi presentavamo emendamenti per il reale
dimezzamento dell'indennità dei consiglieri regionali con tanto
di reazione scomposta della presidente Serracchiani ("Non dovete
ritenervi migliori degli altri") e di alcuni colleghi che ci
hanno accusato addirittura di rubare lo stipendio, arrivando ad
affermare che un consigliere regionale malato, magari disteso a
letto, può comunque svolgere i suoi compiti. Evidentemente in
Consiglio regionale il telelavoro funziona già, ma non ce ne
siamo accorti".
"A ogni modo, coerentemente con il nostro voto contrario di
luglio, e come già fatto molte altre volte da quando siamo in
Consiglio regionale - conclude la Bianchi - noi portavoce del
MoVimento 5 Stelle rinunceremo a questo ennesimo privilegio
castale".