CR: presidente Iacop, conferenza stampa fine anno (1)
(ACON) Trieste, 20 dic - MPB - L'augurio di intraprendere un
nuovo anno di lavoro con rinnovata speranza e impegno, come
opportunità per la nostra Comunità e il nostro Paese, di fronte
alle situazioni che quotidianamente mostrano profili di criticità.
L'augurio del presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Franco Iacop, anche a nome dell'Ufficio di
presidenza, presente con i vicepresidenti dell'Assemblea Paride
Cargnelutti e Igor Gabrovec, e i componenti Emiliano Edera e
Bruno Marini, nell'incontro con i giornalisti alla tradizionale
conferenza stampa di fine anno, ha guardato immediatamente alla
realtà che il Friuli Venezia Giulia sta vivendo, legando
l'appuntamento anche alle scelte compiute nelle istituzioni.
Così, in quello che è stato il primo vero e proprio anno di
attività della XI legislatura, nel bilancio del presidente per
l'attività dell'Assemblea legislativa per il 2014, un posto di
grande valore, anche simbolico, lo hanno avuto le iniziative per
celebrare il cinquantesimo anniversario del suo insediamento il
26 maggio 1964, quando la sede attuale del Consiglio regionale
non era ancora disponibile e la cerimonia si svolse nell'Aula del
Consiglio comunale di Trieste.
Dai momenti ufficiali come due sedute solenni - la prima il 26
maggio, nella ricorrenza della prima assemblea, la seconda il 28
luglio durante la quale sono stati consegnati riconoscimenti a
protagonisti dell'emigrazione regionale che, in ogni parte del
mondo per diversi motivi, hanno saputo contribuire alla crescita
economica e sociale dei Paesi dove vivono, mantenendo forte il
legame con la cultura e la lingua delle comunità di origine -
fino all'appuntamento finale, programmato per il 23 dicembre con
il concerto del Coro Polifonico di Ruda nel Salone del Parlamento
del Castello di Udine, sono stati ricordati anche gli
innumerevoli altri eventi, come i diversi cicli di conferenze e
le mostre ospitate nel Palazzo di Piazza Oberdan 6 e nella sede
della Biblioteca consiliare.
Un anno in cui il tema della specialità e dell'autonomia è stato
ripetutamente al centro del dibattito legato all'iter
parlamentare della riforma costituzionale con la modifica del
Titolo V, l'avvio del percorso che porterà alla nascita del
Senato delle Regioni come Camera di secondo grado, che lascerà
all'altro ramo del Parlamento il ruolo di unica Camera politica:
un dibattito che ha visto anche auspicare il superamento o il
ridimensionamento delle Autonomie regionali, mentre per Iacop le
Regioni speciali possono, rinnovandosi e aggiornandosi,
rispondere ancora in modo molto efficace alle istanze dei loro
territori.
Un passaggio importante è stato anche riportare in seno al
Consiglio regionale l'organismo del Garante della persona che -
attraverso i suoi tre indirizzi (tutela minori, persone a rischio
di discriminazione e persone private della libertà personale)- va
ad affiancare gli altri organismi di garanzia (Corecom e
Commissione pari opportunità).
Quanto al lavoro legislativo, sono stati affrontati temi
importanti - riforme strutturali come quelle della sanità e delle
Autonomie locali, due veri pilastri - ha detto Iacop - a cui si
aggiungeranno a breve le già preannunciate riforme della cultura,
dello sport e delle politiche industriali, nota come
Rilancimpresa.
Argomenti affrontati in un dibattito con le opposizioni non privo
di dialettica, ma mai caratterizzato da ostruzionismi o dilazioni
- ha dato merito Iacop, affiancato in questo dalle parole del
vicepresidente di opposizione Cargnelutti, che ha rimarcato il
clima costruttivo mantenuto, pur nei distinguo con la
maggioranza: un atteggiamento che evidenzia un nuovo modo di
stare in Consiglio regionale e nelle istituzioni, nella
consapevolezza - ha sottolineato Cargnelutti - di quanto accade
fuori del Palazzo: in questo senso il cinquantesimo compleanno è
il compleanno della riflessione e della rifondazione, per
chiedere una nuova autonomia.
Così non è mancato da parte del presidente Iacop un riferimento
all'impegno per ridurre i costi della politica e anche per la
riduzione dei costi del Consiglio, passati da circa 24 a 17
milioni di euro: un intervento complesso in cui rientra la
riduzione apportata del numero dei consiglieri, i provvedimenti
dovuti al Governo Monti e il lavoro di "ripulitura" che il
Consiglio sta operando nella sua struttura, contenendo e
abbattendo spese.
Partita da chiudere è poi quella dei vitalizi degli ex
consiglieri: vogliamo dare l'immagine di una classe politica che
non si nasconde rispetto a quello che è stato, ma che crede nella
dignità delle istituzioni e nella rappresentanza politica dei
consiglieri. Puntiamo a una riorganizzazione complessiva del
sistema che garantisca trasparenza, ha detto Iacop.
L'obiettivo è anche riportare il lavoro del Consiglio negli spazi
europei di confronto, con la preventiva partecipazione attiva a
tutte le fasi ascendenti della formazione delle leggi. E quanto
ai provvedimenti normativi prodotti dall'Aula del Friuli Venezia
Giulia un passaggio importante è stato quello di introdurre la
scheda finanziaria per dare certezza alle proposte di legge,
mentre siamo altrettanto impegnati in tema di verifica degli
effetti reali sulla società regionale che producono i vari
provvedimenti.
A nome dei giornalisti ha portato il saluto il presidente
dell'Ordine Cristiano Degano, sottolineando che la riflessione
sul rapporto tra media e politica impone sempre responsabilità e
se nessuna reticenza è ammessa, occorre evitare
spettacolarizzazioni e generalizzazioni.
Al termine dell'incontro il presidente Iacop, insieme al
presidente del Comitato regionale delle Pro Loco Walter
Pezzarini, ha inaugurato l'esposizione di presepi
allestita nella sede consiliare, piccola tradizionale vetrina
della rassegna "Presepi in Villa", che da sei anni porta a Villa
Manin un vasto repertorio dell'arte presepiale in Friuli Venezia
Giulia.
(foto, immagini tv)
(segue)